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Il presidente Lorusso incontra Tajani a Bruxelles

Mettere in campo strumenti più efficaci per sostenere la possibilità da parte delle piccole e medie imprese, che rappresentano la fetta più consistente del tessuto produttivo italiano, di accedere ai canali di credito europei e mettere a valore il patrimonio artistico-culturale del Paese, in particolare del Sud, mettendo al centro il modello Matera 2019.
Sono queste le tematiche che il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, ha rappresentato al presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, nel corso dell’incontro, ieri sera,  tra il Presidente del Parlamento europeo con il Consiglio delle rappresentanze regionali di Confindustria. L’organismo composto dai presidenti di ogni federazione regionale di Confindustria, di raccordo tra le istanze territoriali e il centro, è stato impegnato, infatti, in una due giorni – ieri e oggi – di confronto con le Istituzioni europee. Incontro che è stato occasione per mettere al centro il tema dello sviluppo delle imprese come fattore cruciale di crescita di tutto il Paese. Tanti i temi che sono stati trattati al tavolo. E, grazie all’intervento del presidente Lorusso, tra questi ha trovato spazio anche il confronto su Matera 2019 e sulla grande opportunità che può rappresentare come testimonial di un modello di successo che tiene insieme valorizzazione   del patrimonio artistico culturale e industria turistica.
“Il presidente Tajani – ha commentato Lorusso, al termine dell’incontro – ha assicurato la massima attenzione alle questioni rappresentate al tavolo. Personalmente ho voluto dare seguito alla proposta del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, lanciata proprio dalla Città dei Sassi, poco più di un mese fa, di un tavolo nazionale per Matera Capitale della Cultura, per raccontare le potenzialità del nostro Paese e per aprire un confronto su crescita, Europa e industria. Un tema verso il quale il presidente Tajani ha mostrato grande sensibilità, accogliendo con entusiasmo la proposta”.
Altro tema sollecitato dal presidente Lorusso, quello delicatissimo dell’accesso ai canali di finanziamento europei, dai bandi dei programmi comunitari ai finanziamenti agli investimenti della BEI, da parte delle Pmi.
“Le risorse ci sono – ha concluso Lorusso – ma spesso la difficoltà sta nel potervi avere accesso, soprattutto da parte delle aziende di piccole  e medie imprese che sono il cuore del tessuto produttivo italiano. Il che ci penalizza rispetto alle possibilità di cui possono godere, a esempio, le aziende tedesche di più grandi dimensioni. Insieme al presidente del Parlamento Europeo abbiamo condiviso l’importanza dello strumento della reti di imprese per migliorare le possibilità di accesso al credito”.

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