Procura di Trani chiede arresti domiciliari per il sindaco di Molfetta
Un presunto sistema di scambi di favori tra politica e imprenditori. Sarebbe questo il motivo che ha portato la Procura di Trani a richiedere gli arresti domiciliari per Tommaso Minervini, sindaco di Molfetta; la gip Marina Chiddo ha disposto che Minervini sia sottoposto a interrogatorio preventivo. L’inchiesta è scattata in seguito alle verifiche su presunte irregolarità in una gara per la realizzazione della nuova area mercatale della cittadina pugliese, il cui cantiere è stato sequestrato nel luglio del 2022 e dagli ulteriori accertamenti eseguiti dopo il sequestro sarebbero emerse anche condotte illecite relative ad altri appalti, compresi alcuni relativi al nuovo porto commerciale.
Minervini ha informato della vicenda giudiziaria la sua giunta ed ha annunciato l’avviso di comparizione ai cittadini con un post pubblicato su facebook. “Sono profondamente addolorato e mortificato per quanto accaduto perché, a giudicare dalle contestazioni a me elevate, vengono letti in chiave di penale rilevanza fatti e circostanze della gestione politico-amministrativa della città che rivelano condotte svolte sempre nell’interesse della collettività e poste in essere, paradossalmente, proprio per evitare le collusioni e le irregolarità di cui mi si accusa”.