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Nuovi progetti per l’associazione Admo Puglia

Si rinnova il Consiglio direttivo di Admo Puglia (Associazione donatori midollo osseo e cellule ematopoietiche) con un ventaglio di idee nuove, come ha spiegato la neo presidentessa, Maria Stea: “Sul tavolo delle questioni da affrontare non c’è una mera Associazione, ma la vita di migliaia di malati di leucemia e di altre neoplasie del sangue, di talassemia, di immunodeficienze, di disordini congeniti e di alcune tipologie di tumori solidi che aspettano un possibile donatore. Bisogna considerare anche che la compatibilità tra non consanguinei è di 1 su 100.000. Per questo vogliamo che le donazioni si moltiplichino”. Allo stato attuale il risultato ottenuto è di rilievo: sono ben 82 le donazioni effettuate in Puglia negli ultimi anni, che significa avere salvato altrettante vite. Le ultime due sono state possibili grazie a due foggiani, poche settimane fa. Sono circa 20mila le persone tipizzate nella nostra regione. Ma dobbiamo andare oltre”.

Altro tema importante è quello relativo ad un sistema sanitario che ha bisogno dell’aiuto delle associazioni, perché da solo ha enormi difficoltà. Admo Puglia, da questo punto di vista, è in stretto contatto collaborativo con i Poli di reclutamento in cui si raccolgono le provette dei donatori che poi sono inviate al Laboratorio di Tipizzazione Tessutale del Policlinico di Bari, sede del Registro Donatori Midollo Osseo, di Foggia, di Lecce e di San Giovanni Rotondo, laboratori con cui l’Associazione collabora, affinchè questi preziosi doni vengano schedati. Inoltre, grazie alla Federazione nazionale Admo e Admo Puglia, sono state assunte due biologhe a tempo determinato presso il Laboratorio di Tipizzazione del Policlinico di Bari per incrementare il numero annuale di nuovi donatori pugliesi da tipizzare.

“Nel più breve tempo possibile ragioneremo con il direttore sanitario del Policlinico di Bari, Vitangelo Dattoli e con l’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, per una possibile soluzione dello stallo a beneficio delle persone. – ha continuato Stea – Ma le questioni da affrontare con il sistema sanitario riguardano, anche, il trasporto dei campioni di sangue da tipizzare dai Poli di Reclutamento al Centro di tipizzazione di riferimento di Bari, sede del Registro Regionale Donatori Midollo Osseo”.

 

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