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Programma Operativo Val d’Agri, nuove opportunità per i prodotti tipici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La valorizzazione dei prodotti tipici quale volano di sviluppo del territorio compreso nel Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra. E’ questo il filo conduttore che ha animato il Comitato di Coordinamento e Monitoraggio che si è tenuto ieri pomeriggio presso la Sala Verrastro della Regione Basilicata. Mentre la filiera del canestrato continua a fare strada per un’organizzazione territoriale indirizzata ad una valorizzazione comprensoriale, si aggiungono nuove iniziative sul fronte eno-gastronomico. Il progetto di valorizzazione della melicoltura della Val d’Agri si avvia alla concretezza con l’individuazione di una struttura consortile che possa permettere ai produttori di avere uno spazio primario per una commercializzazione su scala più ampia. d’altra parte ci si indirizza verso la valorizzazione delle produzioni olivicole del Sauro e della Val d’Agri. Un nuovo progetto di filiera che punta a portare sul mercato un prodotto di nicchia, quale quello dell’olio, che da sempre ha contraddistinto i comuni del territorio.

Numerose le tipicità che sono state in qualche modo regolamentate mediante un disciplinare, dalla podolica lucana all’agnello delle Dolomiti Lucane. Diversi anche i prodotti che andrebbero meglio valorizzati e che necessitano di una prima fase di ricerca come il castagno o il caciocavallo podolico.

“Il settore agricolo ed eno-gastronomico – ha affermato il presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo – è stato uno dei fronti su cui il Programma Operativo Val d’Agri ha sempre investito nella convinzione che la vocazione agricola dell’area dovesse avere occasione per esprimersi al meglio. L’individuazione dei prodotti da valorizzare è stato solo il primo passo per intraprendere un percorso di sistema che includa più comuni e che possa individuare adeguate modalità di commercializzazione e marketing”.

A tal proposito il Comitato ha analizzato la possibilità di apprendere dalle esperienze passate, quale quella del paniere dell’Alta Val d’Agri, per cercare di comprendere come un unico paniere ombrello possa commercializzare e promuovere tutti i prodotti individuati quali tipici del territorio. In questa direzione si muoveranno gli sforzi futuri che vedranno la costituzione di una cabina di regia che possa incontrare gli interlocutori dell’area, apprendere dagli errori del passato e ragionare sulle nuove direttrici da percorrere. Su questa linea si muove anche la costituzione della filiera multi comparto che sta portando avanti il parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e a cui il Programma Operativo Val d’Agri sta assicurando il suo appoggio.

 

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