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Proroga contratti collaborazione, l’intervento di Pittella

“Da quando si è insediato il governo si è preso in carico,  per responsabilità,  della platea dei lavoratori precari ed ha sempre lavorato e provato a costruire percorsi che portassero alla stabilizzazione al superamento di queste problematiche”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel dibattito prima dell’approvazione del disegno di legge della giunta che modifica l’art. 22 della legge regionale n. 39/2017 (Disposizioni in materia di scadenze di termini legislativi e nei vari settori di intervento della Regione Basilicata), che prevede la proroga al 30 giugno 2018 dei contratti di collaborazione inerenti la rete ecologica e l’infrastrutturazione verde e di quelli connessi alle attività in materia di valorizzazione artistico culturale e di valorizzazione ambientale del territorio.

“Siamo riusciti a farlo, ad esempio –  ha ricordato il governatore – per l’assistenza tecnica, per il concorso Arbea, per i dipendenti precari di Acqua spa, dell’Alsia, dei consorzi di bonifica. Ed oggi per tutta la platea regionale dei precari. Ci sono già numeri importanti di stabilizzazioni maturate ed altre potranno esserci ulteriormente rispetto a quelle già fatte. Credo che il Consiglio ed i potenziali interessati potranno rendersi conto di quale lavoro è stato espletato. Il governo regionale non prova a foraggiare il precariato, ma si impegna – ha messo in chiaro Pittella – per mettere fine ad una condizione che per una parte della platea dura da 20 anni. Nei prossimi giorni ci sarà una nostra comunicazione in merito sul nostro operato in tal senso”. Rispondendo all’accusa di provvedere a rinnovare contratti in periodo elettorale Pittella ha detto che “si tratta di azioni messe in campo per etica e non per altro, frutto di un impegno diretto del governo regionale e della maggioranza. Potremmo anche in consiglio regionale andare a ridiscutere senza nessun problema tale materia e se ci saranno norme e numeri alla mano non escludiamo la possibilità di fare cose diverse, magari migliori. Siamo aperti ad ogni suggerimento. Esiste un pezzo di precariato, che nonostante i nostri sforzi non ha ancora trovato una propria rappresentazione. Davanti a queste criticità può anche essere che non abbiamo interpretato a sufficienza quel grido di dolore e quella amarezza. Ecco perché – ha concluso il governatore – dobbiamo provare a stare sulle questioni e sulla verità e cercare di agire, nel rispetto dei ruoli, anche insieme al mondo sindacale che è fondamentale”.
Al dibattito che ha preceduto l’approvazione del disegno di legge che prevede la proroga “al 30 giugno 2018 dei contratti di collaborazione inerenti la rete ecologica, l’infrastrutturazione verde e le attività in materia di valorizzazione ambientale del territorio” è intervenuto anche l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono. “In un dialogo che potesse portare ad un meccanismo di accompagnamento verso forme di collaborazione che pensavamo di poter concretizzare entro il 30 marzo – ha detto l’assessore –  ci siamo ritrovati, in realtà, a dover richiedere un tempo aggiuntivo. La stima che facemmo per dare tranquillità al lavoro, infatti, si è trovata a fare i conti con risorse non a disposizione perché il bilancio non è stato ancora approvato. E’ da un mese comunque – ha messo in chiaro Pietrantuono – che ci lavoriamo ed arriviamo a questo atto con un impegno avviato da tempo. La data di oggi non è casuale – ha sottolineato –  ma tiene dentro i tempi necessari per le procedure e la disponibilità delle risorse, che dipendono invece dall’approvazione del bilancio. Il nostro intento – ha precisato il rappresentante dell’esecutivo lucano – non  è solamente quello di salvaguardare l’occupazione delle persone: stiamo ragionando in un’ottica di efficientamento dei servizi, a partire da quelli erogati, ad esempio, dagli uffici Compatibilità ed Energia. C’è poi l’altra parte della platea di lavoratori che riguarda tutta l’infrastruttura verde, il piano paesaggistico, la depurazione delle reti idriche, settori per i quali c’è bisogno di continua assistenza e di professionalità. Sulla depurazione, sui rifiuti e sulle discariche abbiamo fatto poi un lavoro enorme, dietro il quale – evidenzia Pietrantuono – ci sono proprio queste figure che ci aiutano a far camminare risorse e programmi. Quello che chiediamo oggi – ha concluso – è una sorta di periodo ponte rispetto all’approvazione del bilancio, prima di arrivare ad una soluzione stabile che potrà consentire al Dipartimento Ambiente di avere una strutturazione più robusta”.

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