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Prosciolto l’ex sindaco di Gioia del Colle dall’accusa di abuso d’ufficio

Il gup del Tribunale di Bari Francesco Mattiace ha dichiarato il non luogo a procedere perché “il fatto non sussiste» nei confronti dell’ex sindaco di Gioia del Colle (Bari), Sergio Povia, e di altri otto imputati, tutti ex consiglieri comunali, per i quali la Procura di Bari aveva chiesto il rinvio a giudizio per il reato di abuso d’ufficio relativo ad una delibera sulla realizzazione di un impianto di gestione dei rifiuti. Per la stessa vicenda il giudice ha rinviato a giudizio l’allora dirigente dell’ufficio tecnico comunale.
I consiglieri rispondevano di abuso d’ufficio per aver votato, nella seduta del 25 settembre 2013, a favore di una delibera che, secondo l’accusa, avrebbe danneggiato il titolare di una ditta di Gioia del Colle, rinviando la decisione sull’atto di indirizzo relativo alla variante urbanistica necessaria ai lavori per la realizzazione di un impianto per rifiuti. Il giudice ha accolto la tesi dei difensori degli imputati prosciolti, ritenendo che la delibera in questione aveva «valore politico in materia urbanistica, e questa – si legge nella sentenza – non appare attività in violazione di legge, qualunque ne sia stato l’esito».
Oltre Povia, difeso da Giovanni Orfino e Michele Laforgia, sono stati prosciolti al termine dell’udienza preliminare i consiglieri comunali Vito Ludovico, Ottavio Giannico, Donato Antonio Mancino, Tommaso Bradascio, Filippo Gianfranco Tisci, Federico Antonicelli, Filippo Davide Martucci e Filippo Colapinto.

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