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Province, De Filippo: “Evitare battaglie vanagloriose e garantire l’unità regionale”

“Già dagli ultimi mesi di vita del Governo che ha preceduto quello attualmente in carica è iniziato un attacco concentrico sulle Province individuate come il luogo da cui tagliare una spesa ritenuta improduttiva per riconvertirla. Una posizione che a visto convergere posizioni di governo con indicazioni di forze sociali. Questo clima ci dovrebbe suggerire non battaglie temerarie e vanagloriose ma potenzialmente improduttive, pur senza rinunciare a una battaglia affidata alle forze politiche. Questo clima dovrebbe sostenere l’argomento che la Basilicata deve provare a tenere una sostanziale unita regionale si da consentirci di affrontare il dibattito pubblico sulle regioni, se ci sarà”. Con questa motivazione il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha inviato il Consiglio Regionale ad approvare il documento sul riordino delle province varato in commissione che respingendo preliminarmente la soppressione di una delle due province lucane, pone in subordine un riequilibrio territoriale con il capoluogo della “Provincia di Lucania” attestato a Matera ma i collegati uffici periferici dello Stato ubicati nella sede del capoluogo di regione, Potenza.

“Tutti i territori italiani – ha aggiunto De Filippo – si preparano a fare la battaglia in Parlamento per evitare soppressioni, ma non so se questo Parlamento sarà in grado di fare deroghe. Io ho l’impressione – ha aggiunto – che, nonostante confusioni e incertezze, il Governo porterà a termine il processo di riordino entro fine anno. Noi oggi, al di là dei dibattiti, dobbiamo uscire da questo punto con una scelta tale che la Basilicata, vasta geograficamente e poco numerosa demograficamente, metta in campo tutta la capacità coesiva per contrastare forze centripete. Ed è evidente che se noi non facciamo una mossa che faccia riecheggiare che siamo per l’unità regionale, non mettiamo un freno ad un possibile sbilanciamento, che dobbiamo consolidare nei prossimi mesi rafforzando il livello di governance che rappresenta tutti i territori, non solo quello degli attuali capoluoghi. E questo – ha concluso – non pregiudica che le nostre rappresentanze parlamentari tentino comunque di fare la battaglia in Parlamento, trovando anzi conforto nella posizione preliminare che la Regione andrebbe ad esporre”.

 

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