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Puglia, firmato accordo con i medici di medicina generale

I medici di medicina generale non assisteranno più solo i propri pazienti, ma garantiranno una presenza più ampia nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali, nei Presidi Territoriali di Assistenza e, progressivamente, nelle Case della Comunità. Saranno assunti nuovi infermieri per supportare i medici e potenziare i servizi di assistenza sul territorio, soprattutto per essere disponibili per più ore anche a domicilio, in modo da seguire meglio i pazienti fragili o con malattie croniche.
La retribuzione dei medici di base sarà resa più equa, così da non penalizzare i più giovani e l’attività sarà tracciata in modo puntuale attraverso il sistema informativo regionale.

 

Prende corpo il rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale e domiciliare in Puglia e, come prefigurato nella delibera di giunta regionale del 26 marzo scorso, il tavolo con i sindacati dei medici ieri ha raggiunto l’intesa per l’Accordo Integrativo Regionale e approvato all’unanimità le nuove regole che entreranno in vigore dal prossimo 1° giugno.

 

“Oggi più che mai sento il dovere di ringraziare tutti coloro che ogni giorno rendono possibile il funzionamento della nostra sanità pubblica, a partire dai medici di medicina generale, presidio essenziale di cura e ascolto nei territori”, ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto salutare e ringraziare tutti, collegandosi telefonicamente in viva voce con il tavolo sindacale riunito, ieri pomeriggio, con l’assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, il direttore del Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere animale, Vito Montanaro, e la dirigente del Servizio Strategie e Governo dell’Assistenza territoriale, Antonella Caroli.


 

“Sappiamo che le sfide sono tante, che la sanità vive una fase complessa in tutta Italia, ma non arretreremo di un passo nella difesa e nel rilancio del servizio pubblico – ha detto Emiliano – perché lo dobbiamo ai cittadini, alle comunità più fragili, ai professionisti che ogni giorno si prendono cura delle persone. E sì, lo dico con sincerità: che Dio ce la mandi buona. Ma intanto, con determinazione e responsabilità, continuiamo a fare la nostra parte. Viva i medici di base, viva la sanità pubblica”.

 

L’investimento totale previsto per l’accordo è di oltre 83 milioni di euro, 12 milioni servono, in particolare, per potenziare l’assistenza domiciliare garantendo una migliore presa in carico dei pazienti a domicilio, soprattutto in favore dei pazienti anziani e fragili.

 

“La sfida è complessiva e adesso contiamo nell’alleanza attiva di quelli che rappresentano il cuore territoriale del servizio sanitario, i professionisti più vicini a tutti noi, a ogni età”, ha detto l’assessore Piemontese, sottolineando la necessità che “i frutti dell’intesa siano immediatamente percepibili dai cittadini in modo da rafforzarci tutti in termini di fiducia pubblica, messa in crisi da carenze del sistema sanitario in larga parte, purtroppo, causate dal sotto-finanziamento del fondo sanitario nazionale, e in modo da rendere onore al grande volume di risorse economiche messe in campo”.

 

Questo aspetto della misurazione degli effetti dell’accordo nella vita di ogni giorno è stato ribadito anche dal direttore Montanaro che ha ricordato come, a fine dicembre di quest’anno, saranno condotte indagini di opinione anonime nella cittadinanza, al fine di valutare la qualità percepita dai cittadini. La retribuzione dei medici terrà conto dei servizi effettivamente forniti, in favore dei propri assistiti, ma soprattutto dell’intera collettività.

 

L’accordo è stato sottoscritto da tutte le sigle sindacali dei medici di medicina generale.

Per la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), erano presenti Antonio Giovanni De Maria, Nicola Calabrese, Donato Monopoli, Maria Rosaria Sportelli e Dauno Morlino. Per l’SMI (Sindacato Medici Italiani), Mariano Cafagna e Delia Epifani. Per lo SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) Giovanni Sportelli. Per l’FMT (Foro dei Medici del Territorio) Anna Lampugnani.

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