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Punta Perotti, storia infinita

Il gup del Tribunale di Bari Antonio Lovecchio ha revocato la confisca dei suoli su cui sorgeva l’ecomostro Punta Perotti, e ha disposto la restituzione dei terreni alle imprese costruttrici che subirono la confisca al termine del processo per lottizzazione abusiva dei suoli. La decisione è stata depositata oggi al termine dell’incidente di esecuzione proposto dall’Avvocatura dello Stato per conto della presidenza del consiglio dei ministri.
Solo il Comune di Bari si era opposto alla revoca della confisca; favorevole la Procura della Repubblica. Il Sindaco di Bari intanto non demorde e tuona che sul suolo di Parco Perotti non sarà mai più edificato nulla, altrimenti tutto il percorso fatto fino alla demolizione dell’eco-mostro non sarà servito a nulla. Propone Emiliano un un accordo di programma tra Stato e proprietari dei terreni. “Quello che è certo è che non possiamo consentire che sull’area del parco di Punta Perotti si possa ancora edificare”, ha detto. “Se l’accordo non dovesse essere trovato, l’amministrazione comunale varerà una variante al piano regolatore di inedificabilità di quell’area”, ha aggiunto, spiegando che “l’area Punta Perotti è il simbolo della rinascita e non può essere cancellata da norme contraddittorie e da sentenze che vanno contro il comune sentimento delle persone”. L’ecomostro, progettato negli anni Ottanta e realizzato nel 1995, è stato abbattuto nel 2006, 300mila metricubi di cemento imponente a meno di 300 metri dal mare

httpv://www.youtube.com/watch?v=iT77x8Xj3ZU

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