CronacaPuglia

Raffaele Sollecito e Amanda Knox assolti con formula piena

Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono stati assolti con formula piena dall’accusa di omicidio della giovane studentessa inglese Meredith Kaercher, morta a Perugia l’1 novembre 2007. Meredith, per la cronaca, venne ritrovata senza vita con un profondo taglio alla gola, nella sua camera da letto, che condivideva con altri studenti che, come lei, erano in Italia per il progetto Erasmus L’assoluzione è arrivata ieri sera, nel capoluogo umbro, alle ore 21,50. I due, ex fidanzati, inizialmente erano stati condannati a 26 e 25 anni di reclusione. Al momento della lettura del verdetto finale, accolta con grande gioia a Giovinazzo (il paese di Raffaele Sollecito), il ragazzo non ha capito subito che era stato assolto. E’ stato il suo avvocato, Giulia Bongiorno (lo stesso avvocato di Giulio Andreotti) ad alzare le braccia al cielo coi pugni chiusi. Alla fine, Sollecito ha accolto la decisione dei giudici in maniera impassibile, mentre Amanda è scoppiata a piangere. Il ragazzo ha detto di non avere desideri particolari, se non quello di vedere il mare:”Ora voglio stare un po’ solo con la mia famiglia. Niente più. Dico solo che sono molto felice, perché mi sono riappropriato della mia vita”.

Poi, il viaggio verso la casa del padre, a Bisceglie. All’arrivo dell’auto, guidata dal genitore, Sollecito non ha rilasciato dichiarazioni. Poco prima, nella villetta erano entrati alcuni suoi parenti, cugini e zii, che lo hanno aspettato all’interno. Solo uno zio ha riferito di aver visto Raffaele “molto provato”. Il padre, Francesco, non si è perso nemmeno un’udienza dei processi a carico del figlio, è abbastanza raggiante:”Me lo sto riportando a casa, finalmente me lo hanno restituito”.

La famiglia di Meredith ha accolto la sentenza con silenzio e sgomento. L’unico condannato, ora, rimane Rudy Guede, il ragazzo ivoriano accusato di concorso in omicidio. La madre di Meredith, Arline, la sorella Stephanie e il fratello Lyle hanno commentato il verdetto dei giudici in maniera molto amara (non foss’altro):”Rispettiamo la decisione dei giudici, ma non capiamo. Perdonare è qualcosa che non si può fare, vogliamo la verità. Non è possibile ribaltare completamente la decisione del primo grado. Nonostante tutto, nutriamo ancora fiducia nel sistema giudiziario italiano”. Ieri pomeriggio i familiari di Meredith avevano lanciato un appello per ricordare ‘Metz’:”Mia sorella è stata quasi dimenticata – ha detto Stephanie – crediamo nei giudici e rispetteremo il loro verdetto, ma bisogna ricordare la cattiveria di quello che è successo quella notte e ciò che mia sorella ha passato e provato: paura, terrore, senza sapere il perché”. Lyle ha aggiunto:”Non si può parlare né di perdono né di comprensione. E’ come se Meredith fosse volata via da noi”. Infine, le parole della mamma Arline, dopo che Amanda confessò di aver perso un’amica:”Non penso sia vero, non erano amiche intime”.

 

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