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Reddito minimo di inserimento, Cgil Cisl e Uil di Basilicata chiedono incontro con il governatore Bardi

Cgil Cisl Uil di Basilicata esprimono preoccupazione per l’approssimarsi della scadenza del 30 giugno delle misure di Reddito Minimo di Inserimento e Tis. “Riteniamo sia un errore immaginare che la misura del Reddito di Cittadinanza possa costituire un paracadute per tutti i beneficiari di Rmi e Tis (circa 3000). Si tratta di platee diverse, nate da situazioni specifiche, e – seppure è lecito immaginare che una parte possa “riversarsi” nel Rdc, ciò non è attuabile per l’intera platea”, affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Angelo Summa, Enrico Gambardella e Carmine Vaccaro
“Le questioni su cui riflettere sono due. La prima, che il reddito di cittadinanza mescola, in modo inappropriato, due questioni: la povertà e le disoccupazione, con la pretesa di gestirle entrambi con una misura unica. Sappiamo bene che ciò non è possibile. La povertà è una condizione determinata e caratterizzata da una “multidimensionalità”dei problemi che non è gestibile immaginare di risolvere con le soluzioni immaginate all’interno del Rdc. Ciò significa che nella platea dei fruitori del Rmi/Tis vanno “salvaguardate” le “situazioni più delicate”, lavorando per mantenerle all’interno della misura. – continua la nota – La seconda questione riguarda l’utilizzo delle risorse destinate al Rmi; questo nasce da un accordo sottoscritto nel 2014 tra l’allora Presidente della Giunta e Cgil Cisl Uil di Basilicata, partendo dalla considerazione che fosse necessario affrontare la drammatica crisi economica e sociale che attraversava la Basilicata con misure specifiche e utilizzando le risorse sino ad allora per la cosiddetta “Carta Carburante”, finanziata con l’uso di parte delle royalties (il 3% da destinare a politiche di coesione sociale”). L’intento era quello di tramutare una misura erogata “a pioggia” in un provvedimento di redistribuzione come poi è avvenuto. Migliaia di nuclei familiari della Basilicata sono uscite da una condizione di disagio quando non anche di disperazione, grazie a quella che è stata una delle prime misure di reddito di inserimento varate in Italia a livello regionale.
Chiediamo, quindi, al Presidente Bardi di convocare al più presto un tavolo con le parti interessate per definire il prosieguo della misura e, nelle more, di prorogare i provvedimenti riguardanti TIS e RMI che scadono, lo ricordiamo, al 30 giugno, per non lasciare sprovvisti di sostegno al reddito migliaia di cittadini lucani e per dare continuità al progetto Reddito Minimo che ha rappresentato e rappresenta un’esperienza di importanza primaria per il nostro territorio, anche per ciò che attiene alle attività collegate di valorizzazione e cura del territorio.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil- Angelo Summa, Enriuco Gambardella Carmine Vaccaro

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