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Regione Basilicata finanzia all’Unibas 9 borse di dottorato e 9 assegni di ricerca

La Regione Basilicata finanzierà all’Università degli Studi della Basilicata, per il XXXVII ciclo (anni accademici 2021-2022, 2022-2023 e 2023-2024), 9 borse di dottorato industriale e 9 assegni di ricerca, di durata triennale, “incentrati su tematiche finalizzate all’innalzamento della competitività e alla sostenibilità ambientale delle imprese con particolare riferimento ai temi della digitalizzazione, rivoluzione verde, transizione ecologica ed economia circolare in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati dall’Agenda Europea 2030”. Lo ha deciso la Giunta regionale sulla scorta dei risultati conseguiti nelle precedenti tre edizioni delle convenzioni sottoscritte con l’Università degli Studi della Basilicata. 
Stanziati circa 872 mila euro (628 mila euro destinati alle borse di dottorato e 243 mila euro agli assegni di ricerca) con l’obiettivo di sostenere la promozione e il rafforzamento dell’alta formazione e la specializzazione post laurea caratterizzata da forte interesse industriale e dal coinvolgimento delle aziende, assicurando la coerenza con i bisogni del sistema produttivo includendovi gli specifici fabbisogni relativi alla strategia di trasformazione del manifatturiero e dei temi della formazione e delle competenze della transizione ecologica.

“Con questa iniziativa – afferma il presidente della Regione Vito Bardi – si conferma l’impegno del governo regionale per sostenere l’Unibas ed in particolare i progetti volti a premiare l’impegno dei giovani lucani che hanno scelto di compiere i loro studi in settori di alta qualificazione strettamente legati alle prospettive di sviluppo sostenibile e di transizione ecologica indicati dalle istituzioni europee. L’Università della Basilicata diventa così più attrattiva e rafforza il proprio legame con il mondo produttivo, chiamato ad essere protagonista dei progetti e delle opportunità del PNRR”. Gli assegnatari delle borse dovranno svolgere, obbligatoriamente, un periodo di studio e ricerca di minimo 6 mesi presso aziende operanti sul territorio lucano e/o impegnate in attività di interesse regionale e un periodo di studio e ricerca di massimo 6 mesi all’estero, presso Università o qualificati Enti di ricerca/Imprese, per caratterizzare “in senso industriale” le proprie esperienze formative e di ricerca.

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