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Reinserimento reclusi, sottoscritto Protocollo a Roma

Il carcere non rappresenta l’unica esperienza penale possibile. E’ possibile realizzare misure alternative alla detenzione, attraverso azioni di reinserimento della persona ristretta nel tessuto socio economico esterno. Per fare in modo che tali azioni abbiano un reale effetto sulla diminuzione del rischio di recidivare in reati e sul recupero del soggetto che ha scontato una condanna penale detentiva è fondamentale il pieno coinvolgimento delle comunità di riferimento e la collaborazione tra Istituzioni Locali e i soggetti della società civile.
E’ questo il principio che ispira il Protocollo d’intesa triennale sottoscritto a Roma dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando, dal Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, dal Presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce e dal Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Potenza Gabriele Donatiello. L’iniziativa si prefigge anche lo scopo di dare piena attuazione alle norme sulle tossicodipendenze e prevede la realizzazione di percorsi di reinserimento che potranno essere individuati grazie alla collaborazione tra ASL – Dipartimenti e Servizi Dipendenze, Aziende Ospedaliere, Istituti Penitenziari, Uffici di Esecuzione Penale Esterna e i servizi del territorio deputati all’accoglienza dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
Attraverso il Protocollo la Regione Basilicata garantirà il pieno utilizzo delle comunità residenziali anche di tipo terapeutico ed il loro potenziamento, al fine di ospitare persone agli arresti domiciliari o in misura alternativa. Per arginare il sovraffollamento degli istituti penitenziari lucani il Ministero della Giustizia si impegna a non inserire in provvedimenti di trasferimento i detenuti individuati per l’inserimento comunitario. Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Potenza garantirà invece l’analisi con carattere di urgenza delle istanze per le quali sia già predisposto specifico programma di ingresso in comunità terapeutica. La Regione Basilicata e l’Anci Basilicata si impegnano a sensibilizzare gli altri Enti locali ed i soggetti del Terzo Settore, ad individuare luoghi di domicilio per i detenuti che ne siano privi, al fine di permettere loro di avere accesso alle misure alternative. Il Provveditorato, la Regione Basilicata, i singoli Istituti penitenziari e gli UEPE si impegnano, in collaborazione con gli Enti Locali, a sottoporre alla Cassa delle Ammende il co-finanziamento di progetti che possano consentire l’adeguamento di queste strutture.

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