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Resta alta l’attenzione sul tema del Deposito nucleare nazionale

Resta alta l’attenzione sul tema del Deposito nucleare nazionale che sarà individuato al termine di una procedura pubblica di informazione. Al momento tarda ad essere resa pubblica la CNAPI, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee: tale mappatura è stata redatta dalla Sogin (la società che si occupa del decommissioning delle vecchie centrali nucleari), è stata vagliata dall’Ispra – Istituto superiore per la protezione dell’ambiente e, quindi, trasmessa ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico che devono concedere il nulla osta alla pubblicazione.
Ciò non è ancora avvenuto. Per questo la deputata Liliana Ventricelli, del Partito Democratico, ha preso contatti con entrambi i Dicasteri ed ha incontrato i vertici di Ispra e Sogin per conoscere lo stato della procedura. Sulla questione è stata già svolta attività parlamentare. Lo scorso 28 luglio, rispondendo alla Camera dei Deputati proprio ad un’interrogazione a risposta in aula dell’on. Ventricelli, il sottosegretario per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare Silvia Velo aveva risposto che il termine per il rilascio del nulla-osta alla pubblicazione della CNAPI era “fine agosto”.
“La scomoda eredità della stagione nucleare italiana con i suoi carichi di scorie e la gestione dei materiali radioattivi in Italia – sostiene Ventricelli – richiedono la massima trasparenza ed il più completo coinvolgimento dei territori. Rimaniamo vigili su questo tema, soprattutto per evitare sgradite sorprese a territori come la Puglia o la Basilicata che sono stati indicati talvolta come possibili siti idonei, sebbene in modo ufficioso. In mancanza della Carta nazionale che individua i siti potenzialmente idonei, ciò non può essere in alcun modo riscontrato. Nello specifico, il fantasma nucleare ha spesso aleggiato sul territorio dell’Alta Murgia, un’ipotesi che collide con le vocazioni economiche di tale area, tanto che si registra già la ferma e preventiva opposizione dei cittadini a cui intendo continuare a dare voce”.
La procedura pubblica di coinvolgimento non può partire prima che venga pubblicata la CNAPI. Quando si aprirà la consultazione, è prevista la possibilità di una “non candidabilità” da parte dei territori eventualmente interessati.
“A questo profilo elevato di attenzione – aggiunge la deputata del PD – faccio corrispondere la richiesta al ministro per l’ambiente Galletti di farci conoscere i tempi entro i quali il suo Ministero chiuderà questa fase che è ancora preclusa alla conoscenza pubblica. Inoltre hanno avuto ampio risalto sulla stampa le dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Vicari, secondo le quali ci sarebbero città del Nord già al lavoro per candidarsi ad ospitare il Deposito nazionale. Ritengo che queste fughe di notizie non giovino alla causa della trasparenza che deve rimanere sempre massima, così come del resto vuole il Governo. Perciò si chiuda quanto prima – conclude Ventricelli – questa fase riservata”.

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