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Rimodulazione delle Province, il PdL dimostra di avere la barra dritta

Una proposta secca, le Province di Potenza e Matera non si toccano. Ieri, questa è stata la proposta del Pdl in Consiglio regionale e su questa idea vi è stato il voto unanime di tutto il gruppo.

Di contro abbiamo registrato una maggioranza divisa e indecisa, mossa da un “celato campanilismo” e da un “nervoso tatticismo” di De Filippo finalizzato solamente a non scontentare gli esponenti del suo partito di Matera. Schizofrenia della maggioranza che emerge in pieno al momento del voto: solo 15 i voti a favore, troppo pochi per una salda maggioranza.

Per noi devono rimanere due province Potenza e Matera, non accettiamo nessuna ipotesi in subordine, nessuna castrazione amministrativa, decisioni diverse rappresentano l’ennesimo episodio del disfacimento voluto (da chi?) della nostra Basilicata. Un disegno aberrante che dobbiamo contrastare, ma certo l’atteggiamento supino del “De Filippo & C. spa” di ieri lo facilita.

De Filippo ieri sera era in evidente affanno, nella sua replica non è stato assolutamente in grado di confutare le ragioni poste a base della nostra tesi. Non convince gli uomini del centrodestra, ma non convince neanche gli esponenti della sua maggioranza, Scaglione dei PU vota la nostra proposta, Straziuso si astiene sulla proposta De Fillipo, mentre i tre esponenti dell’IDV compreso assessore esterno sono misteriosamente assenti.

Un bel problema hanno creato a De Filippo “le Province” perché fanno emergere con forza cosa è realmente questa maggioranza fatta di interessi personali, di assistenzialismo e di clientele. Altro che bene comune o interesse ad una Basilicata ricca e dignitosa. Oggi, la Basilicata, agli occhi di questi uomini solo una piccola “masseria” dove il “massaro” e i suoi amici voglino coltivare solo quello che meglio gli aggrada.

Gianni Rosa e Mariano Pici

 

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