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Rinnovato il contratto integrativo alla Smart P@per

È stato siglato nei giorni scorsi a Tito il rinnovo del contratto di secondo livello per il triennio 2013-2015 alla Smart P@per, azienda lucana che si occupa di gestione e archiviazione documentale per importanti gruppi nazionali e che impiega nelle due sedi di Tito e Sant’Angelo Le Fratte, entrambe in provincia di Potenza, circa 700 addetti, in massima parte giovani under 30. La parte economica del nuovo contratto integrativo prevede la corresponsione di un premio di risultato legato alla produttività, alla qualità e alla redditività. In ragione della effettiva performance aziendale il premio annuo massimo potrà raggiungere 1.100 euro nel 2013, 1.200 euro nel 2014 e 1.300 euro nel 2015. Per il 2012 sarà invece corrisposto un premio una tantum di 800 euro nella busta paga di giugno. Il premio effettivo sarà parametrato alle ore effettive di presenza di ciascun lavoratore e sarà erogata mensilmente.

Il contratto prevede importanti novità anche in materia di inquadramento (con la previsione di fasce intermedie tra la terza e la quarta categoria) e formazione professionale. L’accordo conferma, inoltre, quanto già stabilito in precedenti accordi aziendali su orario di lavoro e welfare aziendale. In particolare, per quanto riguarda il primo punto, oltre alla conferma dell’uscita anticipata alle 20 del sabato, le parti hanno convenuto la possibilità di concordare ulteriori rimodulazioni dell’orario per favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e vita familiare. Infine, prosegue la sperimentazione dell’asilo nido aziendale e viene prevista la possibilità per il lavoratore di destinare il 5 per cento del premio annuo di produttività ad un fondo di solidarietà a sostegno dei lavoratori affetti da grave patologie.

Per i sindacati firmatari Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil “l’intesa sul rinnovo del contratto di secondo livello va inscritto in un sistema di relazioni industriali che ha prodotto anche in passato importanti accordi aziendali e che è comune volontà delle parti confermare anche per il futuro. Questo accordo assume una rilevanza tutta particolare in un contesto economico difficile e dimostra che dove le relazioni tra azienda e sindacato sono improntate al reciproco rispetto delle parti e delle prerogative di ciascuno in un clima di serena collaborazione, si possono firmare buoni accordi che vanno nell’interesse tanto dei lavoratori, in termini di più salario e più garanzie, quanto dell’azienda, in termini di maggiore produttività e competitività. L’auspicio è che questo modello partecipativo possa fungere da modello anche per altre realtà produttive con l’obiettivo di realizzare in prospettiva un compiuto sistema di democrazia economica”.

 

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