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Rinvenuta diossina nel latte materno. L’allarme degli ambientalisti di Taranto

In quattro casi su 15 campioni di 100 ml di latte ciascuno di donne residenti in vari quartieri di Taranto sono stati trovati valori compresi tra 4 e 15 picogrammi di diossine e furani per grammo di grasso presente nel latte, mentre la concentrazione massima di diossine ammessa nel latte è di 3 pg/g. I prelievi risalgono al 2008-2009, e soltanto nel 2011 sono stati ottenuti i risultati, pubblicati nel 2013 su una rivista internazionale e riproposti dagli ambientalisti di Legamjonici.

L’associazione ha riproposto questi dati chiedendo alle istituzioni e agli organi deputati al controllo di fare chiarezza, non foss’altro perchè di fronte a valori così elevati di diossine è necessario dire la verità. La coordinatrice di Legamjonici Daniela Spera, ne ha parlato oggi, assieme alla ricercatrice del Dipartimento di Scienze dell’ Università della Basilicata Giuliana Bianco e al Direttore Emerito di Neonatologia dell’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto Vincenzo Vitacco. “Pur essendo i dati non rappresentativi dell’intera popolazione tarantina – sottolinea in una nota Spera – tuttavia risultano essere preoccupanti”. Benché l’organizzazione mondiale della sanità raccomandi comunque l’allattamento al seno, nel corso della conferenza stampa è stata sottolineata l’importanza di una corretta informazione sul contenuto di diossine nel latte e nell’organismo della mamma per consentirle di fare una scelta.

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