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Risorse incentivate per i sanitari impegnati sul fronte anti-Covid della Regione Basilicata

“E’ una buona notizia che il presidente Vito Bardi e l’assessore Rocco Leone abbiano rispettato l’impegno preso in sede di tavolo sindacale sull’emergenza Covid19 ma ora bisogna andare avanti entrando nel merito del provvedimento”.
La Fials si riserva ogni valutazione ma prende atto di un passo importante  realizzato con il provvedimento della giunta regionale della Basilicata. Nella seduta di ieri, infatti, è stato  approvato lo schema di ripartizione delle risorse economiche a favore delle aziende sanitarie per la gestione dell’emergenza Covid-19. Ai 3 milioni stanziati dal governo si sono aggiunti 4 milioni di euro rinvenuti da fondi regionali e così è stato possibile assegnare 3.768.484 euro all’Aor San Carlo, 2.148.388,5 euro all’Asm e 1.127.023,5 euro all’Asp.

“Manca il Crob di Rionero – dichiarano il segretario regionale Luciana Bellitti e il delegato della Segreteria Regionale  Confsal,  Giuseppe Costanzo – e abbiamo dubbi che  la somma messa a disposizione per l’ASP riesce a garantire un decoroso riconoscimento dei grandi sacrifici dei lavoratori del 118” 
“La volontà espressa dall’assessore Leone – prosegue la nota della Fials – di verificare la disponibilità economica per corrispondere un premio una tantum agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza Covid-19 va nella direzione giusta ma si poteva fare di più,  anche perché dovrebbe aprire la mente alle direzioni strategiche aziendali. Una politica taccagna nei confronti del personale è un errore gravissimo”.
“Attendiamo quindi fiduciosi – concludono i responsabili di Fials e Confsal – la nuova convocazione del tavolo sindacale regionale per definire le modalità di uso dei fondi. Cogliamo infine l’occasione per ricordare che resta aperta, ed è un tema per niente secondario, la questione della sicurezza dei lavoratori, attualmente trascurata dai vertici aziendali” oltre ad avviare un confronto sulla riaperture delle attività previste nella fase  2 che preoccupa non poco per la messa in sicurezza degli operatori della Sanità non essendoci ad oggi nessuna confronto con le aziende

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