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Risposta del presidente Totaro al consigliere Gianni Rosa

Il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Domenico Totaro, chiamato in causa direttamente dal consigliere regionale Gianni Rosa in merito alla vicenda dell’incarico temporaneo conferito alla dott.ssa Florenzano, non intende sottrarsi al confronto e alle richieste di chiarimento, soprattutto qualora esse vengano sollecitate dai rappresentanti istituzionali democraticamente eletti. “Partendo dal presupposto che con le rappresentanze democratiche dei cittadini mi confronto quotidianamente, dato il mio rapporto istituzionale con i 29 sindaci dei comuni del Parco –dice a tal proposito Totaro- ritengo doveroso chiarire i termini della richiesta del consigliere Rosa, che ben conosce la necessaria distinzione, all’interno degli enti pubblici, tra il ruolo politico, di indirizzo e programmazione, e quello amministrativo di direzione e gestione della macchina amministrativa. Bene ha fatto, quindi, ad indirizzare la propria richiesta di chiarimento, attraverso l’interrogazione parlamentare dell’on. Rampelli, all’organo di competenza più appropriato che è il ministro dell’ambiente, ponendo un quesito pertinente al ruolo dell’istituzione interpellata. A tal proposito intendo solo sottolineare che, da ciò che risulta agli atti relativi all’incarico di cui si parla, non era stato invocato il criterio della eccezionalità ma solo quello della temporaneità, in base al quale sono state incaricati ben 4 unità già sottoposte a selezione con evidenza pubblica per l’assegnazione di un posto a tempo indeterminato già occupato.
La questione sollevata dal consigliere Rosa non ha visto la mia immediata risposta dal momento che un mio intervento presupporrebbe una interferenza in meccanismi che sono di natura strettamente amministrativa. L’unica logica che guida il mio operato è quella dell’efficienza e legalità della macchina amministrativa dell’Ente Parco, nell’ambito degli indirizzi della programmazione, e lo sforzo di offrire opportunità di lavoro, seppur a volte temporaneo, a giovani e preparati professionisti lucani.
Mi preme inoltre sottolineare che questo Ente cerca di dare il proprio piccolo contributo alla piaga della disoccupazione giovanile, non solo utilizzando tutti i meccanismi possibili per impiego di nuove unità, ma anche promuovendo progetti mirati, candidati a finanziamenti europei, ministeriali, regionali o di altre istituzioni pubbliche, in gran parte realizzati in stretta collaborazione con i comuni dell’area protetta. Comuni che quotidianamente, in conseguenza dei provvedimenti restrittivi sulla finanza locale, richiedono al Parco accordi di collaborazioni e di supporto per le proprie esigenze. Si tratta di un meccanismo, a mio modesto avviso, virtuoso e lontano dalle ombre che il consigliere Rosa ha voluto gratuitamente gettare sull’operato dell’Ente che presiedo, e che difendo esplicando quotidianamente con impegno il mandato che mi è stato affidato dall’organo ministeriale.
Il resto reputo appartenere ad una sfera di dirigenza amministrativa che va ben distinta, per competenze e funzioni, da quella politica che, tra l’altro, è di natura collegiale dal momento che questo Ente è dotato di tutti gli organi di governo previsti dalla legge, che sono regolarmente operativi e nel pieno esercizio delle proprie funzioni.”

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