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Rocco Caramuscio (Lista dei Cittadini – Pisticci): crisi e delusione

Nelle ultime tornate elettorali lo spot più usato dai partiti è stato: “Se non ora quando?” Un frase che sintetizzava la richiesta di un voto utile a cambiare lo stato delle cose.

Poi la contraddizione. Gli stessi partiti dichiarano il fallimento della loro politica nascondendosi dietro un Governo che di tecnico non ha nulla, visto che vive ed è appoggiato dalle solite sigle, che se mai ha solo la competenza di distruggere scientificamente le famiglie fungendo da mano armata del sistema partitico

Malgrado l’aumento delle tasse che colpiscono come al solito lo strato sociale più basso, la contrazione della spesa pubblica anch’essa calata come una scure a tagliare i servizi di più vitale importanza per i cittadini, lo spread continua a salire e le borse bruciano miliardi di euro al giorno. Segno questo che la strategia messa in campo risulta fallimentare tesa com’è a fare cassa distruggendo la classe operaia e riservando gli interessi delle lobby.

Di fronte a questo scenario apocalittico, di fronte alla spoliazione periodica messa in campo dalla Regione, ai posti di lavoro persi, alla disoccupazione dilagante, alle tragedie vissute dalle famiglie lasciate in balia della propria disperazione, uno si chiede: “se non ora quando?”.

Quando la classe dirigente di questo nostro paese avrà il coraggio di reagire?

Quando i segretari di quei partiti che hanno fallito ma che continuano imperterriti a segnare le sorti del popolo, decideranno di chiudere quelle segreterie inutili e luogo solo di interessi privati ed extra territoriali in attesa di riaprirli in seguito a una vera e propria bonifica?

Quando il tesserato capirà che oggi amor proprio significa strappare quella tessera che concorre a rendere onnipotenti chi sta segnando indelebilmente la sorte della nostra comunità?

Quando i nostri rappresentanti capiranno che l’unico modo per reagire non è quello di tessere le lodi dei potenti o accoglierli festosamente quella volta che si presentano sui nostri territori, ma di dimettersi dagli incarichi nei partiti e da quelli politici.

Buttate via le tessere, rinunciate ai piccoli e grossi privilegi, chi è in maggioranza nei governi dichiari di passare all’opposizione.

Mettetevi a capo delle comunità e dimostrate di esserne degni, altrimenti abbiate almeno il coraggio di tacere. Con le chiacchiere non si onora il mandato cittadino.

Sono consapevole che vi sarà la solita reazione di chi non è abituato a sentirsi rinfacciare il proprio fallimento. La solita litania che questo è il solito discorso del tribuno di turno, che i partiti sono previsti dalla Costituzione, ma la Costituzione non ha previsto la corruzione, non ha previsto le tangenti, le leggi a tutela degli interessi della casta. Sono i partiti ad agire fuori dalla Costituzione perché hanno minato alle fondamenta qualsiasi certezza di un futuro migliore che ogni cittadino ha il diritto di nutrire.

Se energie avete, canalizzatele su ciò che si deve fare. La gente è stanca e disperata e vi sta chiedendo: “Se non ora quando?”.

Rocco Salvatore Caramuscio

Lista dei Cittadini

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