BasilicataCultura

Sacro Monte di Viggiano candidato a patrimonio mondiale dell’umanità

“Candidare il ‘Sacro Monte di Viggiano, custode della venerata immagine della Madonna Nera, proclamata da San Paolo VI ‘Regina e Patrona della Lucania’, insieme ai suoi sentieri e alle sue feste a patrimonio mondiale dell’umanità, costituisce già un riconoscimento a livello internazionale di cui essere estremamente fieri”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, concludendo l’incontro organizzato a Viggiano su iniziativa del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, del Santuario della Madonna del Sacro Monte di Viggiano e del Comitato popolare Viggiano per l’Unesco, che si è tenuto ieri presso il comune lucano.

“Il mondo imparerà a riconoscere l’identità religiosa e culturale del popolo lucano. Un patrimonio che abbraccia fede e tradizioni, storia e paesaggi da interpretare, ad amare la Basilicata e ad apprezzare la forza e la lungimiranza con la quale riusciremo a valorizzarla. -ha detto Cicala – Dobbiamo lavorare uniti, tutti insieme, dai cittadini alle istituzioni alle pro loco per raggiungere un obiettivo che è di tutta la regione. La vostra presenza qui, così numerosa e partecipata – ha detto rivolgendosi agli amministratori regionali e locali, ai sindaci di 40 Comuni, ai parroci dell’area, ai rappresentanti delle associazioni e ai rappresentanti del territorio – è un segnale che si carica di grande significato, diventa manifestazione di interesse per un progetto che guarda al futuro e che può trasformarsi in occasione di crescita per le giovani generazioni. E’ la dimostrazione di un territorio dinamico, il cuore più profondo della Basilicata e che io raccolgo con grande senso di responsabilità. Il mio ruolo regionale non è solo di agevolare questa candidatura coinvolgendo le istituzioni ma anche assicurarmi che sia seguito tutto l’iter necessario. Importante è l’esperienza maturata in sede di Conferenza delle Assemblee Legislative e delle Province Autonome dove abbiamo potuto confrontarci con il professor Pier Luigi Petrillo, membro del gruppo di sei esperti che valutano le candidature Unesco. Petrillo è stato l’’artefice dei riconoscimenti delle Isole Eolie, Dolomiti, paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, Arte Pizzaiuoli Napoletani, Dieta Mediterranea, della transumanza. Grazie al contatto instaurato in quella occasione abbiamo la possibilità di avere suggerimenti per chi, come noi, ambisce a questo risultato e crede nella Basilicata”.

“I turisti – ha detto il Presidente del Consiglio regionale – individuano nell’appartenenza al patrimonio Unesco un marchio di sicura qualità e attrattiva. Un percorso che ci dà certezza di crescere, di essere maggiormente consapevoli del nostro patrimonio non solo culturale e tradizionale ma anche naturalistico e di tipicità uniche. Far immaginare il futuro della Basilicata con questo marchio Unesco significherà dare un input alla crescita economica, turistica e agricola e, aspetto importantissimo, permetterà di tutelare e mantenere la nostra identità”. “Il miglior modo per affrontare il progresso e sviluppare la nostra economia – ha concluso Cicala – è partire da ciò che siamo, da quello che offre la nostra storia e la nostra terra”.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, gli interventi di Don Paolo D’Ambrosio, rettore del Santuario regionale della Madonna Nera di Viggiano, Patrizia Minardi, dirigente dell’ufficio Sistemi culturali e turistici e cooperazione internazionale della Regione Basilicata, Annalisa Percoco della Fondazione Eni, Enrico Mattei,. A moderare i lavori Erminia Romagnano del Comitato Unesco Viggiano. Tra i presenti il presidente della IV Commissione consiliare del Consiglio regionale, Massimo Zullino.

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