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Salone del libro, penultimo giorno. Mollica: “Un ventaglio di emozioni”

Penultimo giorno del salone del libro, e anche questo denso di appuntamenti per gli editori lucani ospitati presso lo stand del Consiglio regionale della Basilicata e della Fondazione Matera 2019. Ad aprire la mattinata la presentazione di “Voci dal silenzio. Incontri sulla violenza di genere” di Daniela Lella. Attraverso due intense interviste, a Lucia Annibali, una giovane avvocatessa sfregiata con l’acido da due albanesi pagati dal suo ex compagnoe Veronica De Laurentiis, figlia di Dino De Laurentiis e a Silvana Mangano, violentata all’età di 18 anni e poi sposata con un uomo che per 15 anni le ha usato violenze di ogni tipo, l’autrice intende offrire un contributo di analisi sul fenomeno della violenza di genere e di speranza per un cambiamento e una reazione.
“È arrivato il momento che il tema del femminicidio sia strettamente connesso e vincolato all’agenda dell’intera società e affrontato realmente con leggi e con risorse che prevengano e puniscano questi abusi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica sottolineando che “bisogna prevenire la violenza, in ogni sua forma. Per farlo, abbiamo bisogno di sinergie, di un approccio onnicomprensivo. Abbiamo bisogno di non far mancare neanche un anello alla catena di interventi e misure che lo Stato può mettere in campo, dalle campagne di educazione alla formazione degli operatori, dalla semplificazione dei passaggi della denuncia all’efficacia della rete di protezione e di accompagnamento in una nuova fase della propria vita. Abbiamo bisogno – ha detto ancora – di misure come quella adottata dal Consiglio d’Europa sulla prevenzione, più nota come Convenzione delle tre P: Prevenzione, Protezione, Punizione.  L’entrata in vigore è un passo in avanti che apre una serie di orizzonti sul lavoro che ancora c’è da fare anche in Italia. Anche se tanto è il lavoro che le Commissioni per le pari opportunità svolgono nelle regioni italiane. La nostra Commissione è attenta e sensibile al problema, come lo sono le Associazioni presenti sul territorio, ma occorre sicuramente fare tanto altro ancora e sempre di più. La violenza sulle donne fa molte più vittime di quanto possiamo immaginare, per cui va un plauso particolare a quegli autori ed editori che offrono il proprio contributo per combatterla”.
“Di vento di pietra di polvere – MaterAfrica” con testi di Maurizio Camerini e fotografie di Michele Di Lecce è la pubblicazione presentata da Edizioni Giannatelli. Il libro, la cui prefazione è stata curata da Giuseppe Palumbo, offre un parallelismo insolito ma, forse, quanto mai vivo tra Matera, Levi, Pasolini e l’Africa. “La polvere riveste i sentieri dove si cammina scalzi, dove c’è un silenzio sonoro di foglie. (…).La parola è lì, nella pietraindissolubile e porosa alla lenta erosione dei tempi, vento e pioggia o calunnia dell’uomo (…)”. Così gli autori, entrambi innamorati dell’Africa e dei suoi chiaroscuri, attraverso i testi e le immagini rimandano al cuore e allo sguardo del lettore tutte le emozioni vissute. Emozioni profonde che hanno trasferito al pubblico presente allo stand durante la presentazione,proiettando immagini in bianco e nero con didascalie che andavano diritte al cuore e facendo ascoltare musiche africane cariche di vento e di polvere. Anche agli autori Maurizio Camerini e Michele Di Lecce e alla casa editrice Giannatelli il ringraziamento del Presidente del Consiglio regionale Mollica. “E’ davvero apprezzabile questo diario di bordo – ha detto – un diario che ha il merito di andare oltre i confini per narrare i tanti sud del mondo”.
Edizioni Lavieri ha portato all’attenzione della platea torinese “Bazar  Elettrico. Bataille, Warburg,  Benjamin  at Work” di  Pierangelo Di Vittorio, Alessandro Manna, Giuseppe Palumbo.“Com’è fatto il ‘tavolo da lavoro’ di uno studioso o di un artista? Come si presenta lo spazio fisico e mentale in cui la sua intelligenza si esercita tutti i giorni? Come funziona la sua macchina di ricerca?” Con questi interrogativi gli autori si sono presentati al pubblico presente. Interrogativi intriganti, non semplici ma capaci di far riflettere. E mentre Giuseppe Palumbo, l’artista materano personalizzava copie del testo con i suoi fumetti, Pierangelo di Vittorio, docente di filosofia spiegava che “Dietro una macchina di ricerca ce ne sono sempre altre che sonnecchiano in un museo, da riscoprire e reinventare per elettrizzare il presente”. “Un insolito e vincente accostamento – ha detto il presidente Mollica – che mette insieme i saggi e i fumetti nell’intento di offrire chiavi interpretative di realtà che all’occhio distratto appaiono naturali, scontate e che così non sono. Un lavoro davvero originale – ha concluso Mollica – impegnativo e che stimola il lettore a utilizzare l’immaginazione, a indossare i panni del curioso per indagare, scoprire e magari cambiare atteggiamenti e usi”.

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