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San Severino Lucano e Senegal “uniti da una rete”

A San Severino Lucano domani si giocherà il primo torneo dell’integrazione. Nel pomeriggio sanseverinesi e senegalesi si sfideranno in un torneo di calcio a cinque. Ricordiamo che da qualche settimana nella cittadina del Pollino sono ospiti due gruppi di rifugiati politici, uno di ragazze nigeriane, l’altro di giovani senegalesi. Con la consapevolezza che lo sport in generale, può essere veicolo di partecipazione, di conoscenza reciproca, di incontro tra realtà diverse è stata messa in campo la manifestazione “UNITI DA UNA RETE”. L’idea della manifestazione è stata di Elisabetta Ciminelli ad essa si sono uniti l’amministrazione comunale, “Senis Hospes”, ente incaricato a gestire il progetto di accoglienza, il Gruppo Sportivo Pollino Bike e l’Avis di San Severino Lucano.
“Come amministrazione comunale abbiamo condiviso in pieno l’iniziativa,dice il sindaco Franco Fiore, è un bel momento di integrazione fra i cittadini di San Severino Lucano e i ragazzi senegalesi che da qualche settimana sono ospiti da noi. Il fatto che a organizzare l’incontro siano giovani ci inorgoglisce non poco, la piena integrazione della popolazione immigrata non passa solo attraverso le riforma delle norme o la semplice ospitalità, ma si concretizza con azioni reali di scambio e partecipazione attiva. Dunque il gioco del calcio che nella cronaca è spesso associato a episodi di razzismo e di violenza, diventa un veicolo di partecipazione, di conoscenza reciproca, di incontro tra realtà diverse ma che vivono sullo stesso territorio”.
Accogliere tali gruppi significa, innanzitutto, garantirne il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, dice Elisabetta, ma ciò non basta. Accogliere significa: parlare, conoscere, condividere esperienze e, perchè no, emozioni.
La manifestazione “uniti da una rete” parte dal proposito di agevolare questo processo di accoglienza ed integrazione, reso difficile da barriere linguistiche e culturali.
E se integrazione è condivisione di esperienze ed emozioni, quale mezzo migliore che lo sport?
Ed è proprio la rete da calcio che, secondo le speranze degli organizzatori, può unire anche le rivali storiche: Chiazzile e Chianetta, Cropani e Mezzana, e la nuova comunità, la quinta essenza, il nuovo rione di San Severino Lucano!
Nonostante il dispiacere per l’assenza di una rappresentativa della frazione Cropani, dicono gli organizzatori “siamo molto soddisfatti per la risposta ed il fervore che la manifestazione ha generato in queste settimane di preparazione ed attesa. D’altronde, forse è arrivato il momento in cui ci si renda conto dell’opportunità che questi progetti di accoglienza rappresentano per il nostro paese. Le piccole comunità lucane, infatti, vivono un preoccupante spopolamento che, non in ultimo, causerà la chiusura di attività commerciali ed enti pubblici, con tutto ciò che ne consegue. Pertanto, pensiamo che questa sia un’occasione non solo per l’ospite rifugiato, bensì anche per le stesse comunità ospitanti. Attraverso queste attività integrative potremmo porre le basi per la costruzione di un futuro prosperoso con la prospettiva, non in ultimo, di un ripopolamento dei nostri territori”.
GIOCATORI IN CAMPO:
MEZZANA, Gargaglione A. Gargaglione E., Gargaglione G., Gargaglione A., Conte M. e Viceconte ;
CHIAZZILE Francomagro, Bonacci, Ciminelli, Provenzano, Caputo, Marino ;
CHIANETTA La Sala, Canu, Lo Fiego, guidate da Mitidieri e Costanzo;
SENEGAL: Manneh, Jallow, Diallo, Cisse, Sou , Diallo, Jallo, Balde.
RESTO DEL MONDO, capitanato da Conte G. non ha svelato i 5 in campo.
Saranno poi distribuiti, con l’intento di rinforzare le suddette squadre ma, soprattutto, di rinforzare l’unione, altri 5 ragazzi della comunità senegalese: N’balo, Cisse, Diallo, Diallo, Diallo.

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