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Sbloccare incentivi ai contratti di solidarietà

Anche per il mese di marzo appena trascorso i lavoratori dell’Ilva di Taranto in “Solidarietà” riceveranno un trattamento integrativo pari al 60%. La direzione aziendale – ad oggi – non ha ancora ricevuto mandato dall’INPS, attraverso opportuna circolare, sui dettagli inerenti l’applicazione del nuovo trattamento economico. Nel mese di febbraio, dopo le precedenti richieste effettuate dalla Fim nazionale e territoriale, insieme alla Cisl, grazie ad un emendamento al decreto Milleproroghe approvato dalla Commissione Bilancio alla Camera, è stato ripristinato per tutto il 2015 il contributo nella misura del 70% per i contratti in essere che verrà finanziato con 50 milioni di euro di risorse recuperate dal fondo sociale per l’occupazione e la formazione. Il 20 marzo scorso, anche grazie al sollecito della Fim-Cisl, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emesso opportuna circolare (la n.8 come da allegato) con cui si sancisce definitivamente l’incremento del 10% sui Contratti di solidarietà per tutto il 2015.
Adesso però, in base all’ordine di stipula dei Contratti di Solidarietà (per l’Ilva il nuovo accordo è stato sottoscritto il 24 febbraio 2015), l’INPS non ha completato per Ilva l’iter autorizzativo utile a garantire l’erogazione del beneficio nell’ambito dei limiti fissati.
Motivo per cui la Fim-Cisl, nei giorni scorsi, ha incalzato la direziona nazionale dell’INPS, affinché sblocchi, quanto prima, la pratica dell’Ilva, trasmettendo alla direzione aziendale opportuna circolare.
La Fim-Cisl, da sempre attenta a non far pesare esclusivamente sui lavoratori gli effetti della vertenza Ilva, continuerà a monitorare la questione e in assenza di risposte celeri sull’argomento, non esclude atti di rimostranza presso le sedi opportune.
Cosimo Panarelli – Segretario provinciale della FIM-CISL di Taranto Brindisi

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