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SEL, dibattito sul ripristino dei servizi ex INAM

Il dibattito sul ritorno dei servizi ex INAM nella sua sede originaria di Pisticci stimola riflessioni e considerazioni di carattere politico, amministrativo e di costume.

Il nostro territorio è sottoposto da almeno un ventennio ad una lenta e costante spoliazione di servizi a causa di una altrettanto lenta ed inesorabile decadenza dovuta all’incapacità della politica pisticcese di assolvere ad un ruolo “baricentrico” nel Metapontino e nella provincia materana. Le amministrazioni che si sono succedute non hanno mai messo in campo una visione organica di sviluppo del territorio capace di adattarsi ai mutamenti socio- economici. Anche quella attuale non sembra avere un’idea in tal senso.

Le attività dell’amministrazione Di Trani, fin’ora non sembrano rispondere ad un disegno chiaro e programmato. Oltre alle attività di carattere ordinario, a tutt’oggi, abbiamo registrato interventi estemporanei, frutto di occasionali opportunità. Lo si percepisce anche scorrendo la lista degli interventi che il sindaco Di Trani dichiara di aver fatto (in verità per la gran parte si tratta di quelle pianificate e approntate dalla giunta Leone) per sostenere il suo buon operato.

Anche l’intervento che l’amministrazione DI Trani ha assunto riguardo gli Uffici ex INAM è fuori da un disegno complessivo.

Ci risulta che il sindaco si sia speso molto perché detti uffici tornassero ad essere riallocati a Pisticci nei locali di proprietà dell’ing. Leone. Noi di SEL, non discutiamo dell’opportunità di riportare detti uffici a Pisticci ma riteniamo un errore riprendere in considerazione quei locali. L’amministrazione Di Trani, con questa decisione, si mette su un crinale pericoloso. Chiediamo:

1) Certamente i locali in questione sono stati ammodernati e dotati di elementi più funzionali ma, si può affermare con certezza che quei locali sono adeguati alle attività che in essi andrebbero svolte?

2) I locali dell’ing. Leone sono davvero l’unica possibilità per riportare quei servizi a Pisticci Centro?

3) Tale decisione è supportata da una valutazione costi/ benefici?

4) Non ritenete che tale decisione, comportando una spesa significativa, si presta a letture poco convenienti?

5) Perché il sindaco Di Trani non ha messo altrettanto impegno per imporre all’ASM l’applicazione di un suo deliberato (delibera n° 507 del 27 aprile 2011 dell’ ASL Matera) a salvaguardia dell’ospedale di Tinchi?

6) Anzi, dov’era il sindaco Di Trani quando con la delibera 1223 del 03/11/2011 venivano abolite le delibere 507 del 27/04/2011 e la 568 del09/05/2011 (come denuncia il Comitato per l’ospedale) ?

La verità è che anche la giunta Di Trani, come le altre giunte che l’hanno preceduta, nulla può se non quello che gli viene concesso dai potentati che governano la Regione, per questo motivo e per quelli sopra esposti, ci risulta incomprensibile la fiducia riposta dai responsabili del Comitato per l’Ospedale nel Sindaco stesso eletto addirittura paladino del territorio.

D’altra parte la l’effetto dovuto alla “novità” del dott. Di Trani è svanito. Da qualche mese si rincorrono voci di fibrillazioni sia tra alleati che all’interno di Forum Democratico.

Per diventare paladino del nostro territorio, altre dovrebbero essere le posizioni da assumere. Il sindaco Di Trani dovrebbe sapere che se è vero che le minoranze deficitano dei numeri, non è altrettanto vero che deficitino di intelligenza e di capacità propositive.

Sinistra Ecologia Libertà di Pisticci e Marconia

 

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