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Senato a porte chiuse….in faccia

Lunedì si è tenuto il Senato accademico del Politecnico di Bari. Ieri, invece, si discuteva la proposta di anticipare l’entrata in tesi degli studenti di Architettura a Settembre. Come noto gli studenti e i rappresentanti si sono opposti in più sede a questa proposta, perché essa non garantiva la possibilità di svolgere regolarmente gli esami relativi alla sessione dello stesso mese.

Dopo ripetute lamentele e controproposte, mai neanche ascoltate nei consigli e nelle commissioni del dipartimento Dicar, a cui afferisce Architettura, ci siamo appellati al Senato del Politecnico di Bari. Abbiamo chiesto che si esprimesse in maniera abrogativa rispetto alla modifica del regolamento di entrata in tesi. L’articolo 17 comma 4 del Regolamento Didattico d’Ateneo sancisce, infatti che il calendario d’esami debba essere approvato ad inizio anno accademico e non possa essere modificato durante tutta la sua durata.

Questa modifica renderebbe ancora più difficoltosa l’entrata in tesi andando così ad aumentare le fila dei fuori corso (attualmente 486 e una media di 7,3 anni per il conseguimento della laurea).

Nel Senato di oggi però non si sono prese in considerazione le contrarietà ma si è cercato di ridimensionare la proposta di modifica: l’entrata in tesi verrà anticipata a settembre permettendo però di svolgere gli esami in quel mese. Nel caso in cui non vengano superati tutti gli esami previsti nel piano di studi, entro questa sessione, gli studenti saranno costretti ad uscire dal laboratorio di laurea.

L’ulteriore modifica costringe però lo studente a sostenere tempestivamente gli esami rimanenti, nel mese di settembre, impedendogli di dedicarsi al laboratorio di tesi. L‘unica soluzione sarà sostenere e superare gli otto esami del quarto anno nella sessione di luglio!

Questa completa sordità nei confronti delle nostre esigenze si è anche manifestata con la chiusura delle porte del Senato agli studenti e ai rappresentanti del Dipartimento, impedendo ai primi fruitori del servizio universitario di ascoltare le decisioni prese in merito al proprio futuro.

Questa è la nostra voce, la voce degli studenti che vogliono tutelato il proprio diritto allo studio. La risposta è stata una porta chiusa …in faccia.

LINK Bari – sindacato studentesco universitario

 

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