CronacaPuglia

Sequestrata struttura balneare a Nord di Otranto

Quarto sequestro di una struttura balneare lungo la costa a Nord di Otranto. I militari del Nucleo operativo di Polizia ambientale della Guardia Costiera hanno messo i sigilli ad 800 metri quadrati attrezzati con accesso al mare dotato di scaletta in pietra e cemento, staccionata, prato, cancello di accesso ed un piccolo edificio. Con affaccio sul mare proprio nella baia di Grotta della Monaca-San Pietro Canali dove la falesia è crollata.
La tesi della Guardia Costiera è che il tutto sia stato realizzato senza alcun permesso. Le indagini cercheranno di capire se la scogliera sia franata a causa del peso e delle sollecitazioni arrivate dalla scaletta in cemento e pietra. La traccia dell’inchiesta arriva dai fascicolo del pubblico ministero della Procura di Lecce, Antonio Negro, sui sequestri del “Twiga” marchiato Flavio Bratore (risalente a giugno), del “Salento Beach” (luglio) e del “La Dolce Riva” (di qualche settimana fa): nel decreto riguardante quest’ultima struttura fa presente la necessità di verificare se il divieto di balneazione nel tratto di costa interessato possa aggravare o determinare il rischio di distaccamenti della costa.

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