BasilicataEventi

Sicurezza in agricoltura. Quali prospettive per la prevenzione?

Venerdì 23 settembre alle ore 17, presso la sede dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Matera, si terrà un seminario-dibattito sul tema “sicurezza in agricoltura: quali prospettive per la prevenzione? Valutazioni ed impegni per il futuro”.

Dopo l’introduzione del Presidente dell’Ordine Carmine Cocca, interverrà il dottore Agronomo Luigi Appio che tratterà tematiche riguardanti il quadro normativo nazionale, le figure della sicurezza, il ruolo del tecnico consulente e i sistemi di gestione della sicurezza.

Infatti malgrado la riduzione di morti bianche in agricoltura, nel corso di questi ultimi anni si è notato, l’aumento delle malattie professionali, i dati INAIL 2006 -2010 palesano che si è passati da 1.447 a 6.380 con un incremento del 340,9 %.

Il fine del seminario sarà quindi quello di meglio interpretare le nuove norme a tutela della vita sui luoghi di lavoro. L’argomento riveste, infatti, particolare importanza alla luce delle recenti riforme in materia di sicurezza del lavoro a cui tutte le imprese hanno l’obbligo di adeguamento. La vecchia legge sulla sicurezza sul lavoro, il D. Lgs n 626/94, è infatti stata sostituita con il nuovo testo unico D.Lgs n.81 del 2008 che a sua volta è stata integrata dal D.Lgs 106/09 che inasprisce le sanzioni per il datore di lavoro e prevede maggiori obblighi anche da parte del lavoratore.

Grande attenzione sarà riposta nelle possibili cause che hanno portato all’aumento delle malattie professionali del settore, tra le quali sicuramente si distingue l’obsolescenza dei mezzi agricoli la mancanza di formazione informazione e addestramento degli addetti, l’utilizzo di presidi fitosanitari etc. Tutto questo in un’ agricoltura che soffre dell’invecchiamento degli addetti ai lavori e dove la dispersione delle aziende amplifica il problema della sicurezza. In tale contesto il tecnico aziendale ricopre sempre più un ruolo importantissimo che si estende ormai anche alle tematiche sociali.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *