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Siglato a Lecce il Patto per la Sicurezza Urbana

Questa è la terra di Don Tonino Bello, è la terra che Papa Francesco ha scelto per convocare i vescovi e i patriarchi del Mediterraneo per parlare di pace. È una terra che è diventata turistica non solo grazie alla monumentale bellezza dei luoghi, ma anche grazie al carattere accogliente dei pugliesi. Accogliere è sinonimo di Puglia e spero che il Ministro dell’Interno oggi riesca a cogliere la nostra identità”. Così il Presidente della Regione Puglia a margine della sottoscrizione, avvenuta questa mattina presso la Prefettura di Lecce alla presenza del Ministro dell’Interno, del “Patto per la sicurezza urbana e per la promozione e attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata”. Erano presenti il Prefetto di Lecce Maria Teresa Cucinotta, il Commissario straordinario del Comune di Lecce Ennio Mario Sodano e i soggetti aderenti al Patto. Durante il suo intervento il Presidente della Regione Puglia ha evidenziato che l’accordo sottoscritto oggi si inserisce in un ampio ventaglio di iniziative che la Regione ha messo in campo sul tema della sicurezza. “È un accordo – ha detto – basato su una profonda consapevolezza della Regione, perché è vero che la sicurezza non è nelle nostre competenze, però siamo certi che la nostra prossimità rispetto alle problematiche della sicurezza dei cittadini ci consenta, in collaborazione e ovviamente sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno e dei Prefetti, di attuare il massimo della sinergia possibile”. “In questi anni – ha continuato il Presidente della Regione Puglia – abbiamo varato la Commissione regionale antimafia e la legge pugliese sull’antimafia sociale; una legge che tenta di accompagnare l’attività repressiva con attività di protezione del corpo sociale. Credo che la Puglia sia la regione che ha investito di più in Italia, ben 11 milioni di euro per attività di antimafia sociale, per l’educazione alla legalità, ma anche per intervenire nei luoghi del degrado”. “Stiamo lavorando – ha concluso il Presidente – per il numero unico 112: nel senso che noi contiamo entro l’anno di avere questo numero unico delle emergenze in tutta la Regione e questo ovviamente ci consentirà di mettere insieme le capacità straordinarie delle sale operative”. Il Presidente della Regione ha poi colto l’occasione per ringraziare l’intera magistratura pugliese e le forze dell’ordine per il quotidiano impegno nella repressione dei fenomeni criminali. “Anche a Lecce – ha spiegato – non mancano attività più importanti di repressione della criminalità organizzata che un tempo era o è ancora oggi la nostra principale preoccupazione. Ci sono, ad esempio, fenomeni di caporalato che stiamo provando a reprimere non tanto attraverso sanzioni nei confronti delle imprese agricole che sono molto provate in tutta l’area, quanto piuttosto nell’organizzare le cosiddette foresterie dei lavoratori dell’agricoltura. È un investimento della Regione Puglia fuori dalle proprie competenze di decine di milioni di euro, e tra qualche giorno riusciremo ad aprire la foresteria anche in provincia di Foggia”. Gli obiettivi del Patto siglato oggi in Prefettura sono quelli di garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini attraverso una programmazione urbana volta a ridurre le opportunità di commettere reati ed elevare la partecipazione attiva dei cittadini. L’Individuazione, poi, di iniziative integrate di prevenzione sociale volte alla riqualificazione del tessuto urbano, al recupero del degrado ambientale e del disagio sociale per elevare il livello di percezione della sicurezza e vivibilità sociale. E infine l’avvio di azioni incisive e integrate di vigilanza in materia di tutela del lavoro e la promozione di interventi per la prevenzione e il contenimento dei fenomeni di prostituzione, spaccio, occupazione abusiva di immobili, limitazione del godimento di spazi pubblici da parte dei cittadini.

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