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Sindacati studenteschi di Basilicata chiedono test antigenici agli studenti lucani in occasione del ritorno a scuola del 7 gennaio

I sindacati studenteschi uniti di Basilicata perorano la causa della Consulta provinciale studentesca di Potenza fatta alla Regione di somministrare gratuitamente sulla totalità del territorio lucano test antigenici rapidi per tutte le studentesse e per tutti gli studenti.
“Riteniamo che a tutti i territori vada garantito il diritto alla salute e che non esistano studenti che abbiano la priorità su altri per il loro comune di provenienza; pertanto la scelta fatta dal presidente della Regione Vito Bardi non è da noi condivisa. La salute non è una prerogativa di pochi, ma un diritto di tutti i lucani e di tutti gli studenti. – si legge nella nota – Citando la stessa nota della Cps, “la Basilicata è un territorio vasto e eterogeneo che, oltre ai due capoluoghi di provincia, conta altri 129 comuni che sono stati inspiegabilmente esclusi dal presidente Bardi.” Questa scelta,-evidenziano i sindacati degli studenti- a nostro avviso, è sintomo di un sentimento più vasto, che oggi come sempre lascia le realtà più interne, già di per sé svantaggiate, in mano al loro destino, nel pieno disinteresse della classe dirigente. La Rete degli studenti medi, l’Unione degli studenti e all’Altezza della sfida pertanto chiedono a loro volta che vengano messe in essere immediate e concrete azioni di potenziamento delle capacità di screening per tutta la popolazione della regione e che vengano garantiti a tutte le studentesse e tutti gli studenti test antigenici rapidi, affinché il rientro previsto per il 7 gennaio avvenga in totale sicurezza”.

 

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