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Spending review, Martorano: “Da Bondi la conferma sulla bontà della strada intrapresa”

“L’analisi fatta col commissario Bondi sulla spesa sanitaria in Basilicata mostra come da noi, sostanzialmente, la spending review, sia già partita da tempo. Certo, ora c’è la necessità di proseguire u questa strada sia perché l’eliminazione delle inefficienze non è un’operazione spot ma un metodo di lavoro, sia perché le minori risorse che ci verranno non lasciano spazio a distrazioni”. E’ il commento dell’assessore alla Salute della regione Basilicata, Attilio Martorano, all’uscita dalla sessione di lavoro dedicata alla revisione dei conti della sanità in Basilicata che si è tenuta oggi a Palazzo Chigi. Nel corso dell’incontro sono state anche valutate positivamente le iniziative lucane sulla centrale unica di committenza per gli acquisti sanitari e sull’autoassicurazioni delle strutture sanitarie, sulle quali potrebbero arrivare misure anche dal Governo nazionale.

“Nelle categorie merceologiche individuate dai supertecnici– ha spiegato Martorano – la Basilicata non sfigura e rimane quasi sempre nella mediana nazionale. Oggi la vera sfida è riuscire a garantire i servizi anche in presenza di drastiche riduzioni di risorse, che non faranno salva nessuna regione, più o meno virtuosa che sia. Continueremo a fare la nostra parte con grande impegno e determinazione, sapendo che è il gioco la tenuta complessiva del sistema sanitario regionale. Utilizzeremo tutti gli strumenti di riduzione della spesa che il decreto 95 (spending review) ci mette a disposizione, come la riduzione del valore dei contratti in essere su tutte le prestazioni non sanitarie, la riduzione dell’1% delle prestazioni da privato, oltre che i tetti di spesa sulla farmaceutica territoriale ed ospedaliera”.

“Alla luce di questi risultati e dei conseguenti approfondimenti – ha concluso l’assessore – pur senza sottrarci a ulteriori sforzi di efficientamento, per i quali abbiamo già ricevuto apprezzamenti, attendiamo con fiducia comportamenti conseguenti nelle future pratiche di revisione della spesa a livello centrale, che non sottraggano ingenti risorse a chi ha mostrato di utilizzare in modo efficiente quelle che ha ricevuto”.

 

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