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Sportelli e centri ascolto donne: 23 e 24 aprile 4° e 5° Learning Meeting

Avviare uno sportello filtro e/o un centro di ascolto presso i corpi di Polizia Municipale unitamente ai servizi sociali comunali. E’ questo l’obiettivo principale sul quale si svolgeranno, a Potenza il 23 aprile presso l’Aula P. Grippo del Palazzo di Giustizia in via Nazario Sauro (ore 9,00-13,00 e 14,00-18,00) ed il 24 aprile a Matera presso la Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi (ore 9,00-13,00), il quarto e il quinto Learning Meeting dell’Ufficio della Consigliera regionale di Parità sul tema “Linee operative per l’Istituzione di Sportelli e o Centri di ascolto per le donne”.
I Learning Meeting di Potenza e Matera che si collocano nell’ambito del progetto “Conoscere per prevenire” – spiega Maria Anna Fanelli, Consigliera Regionale di Parità e Pari Opportunità della regione Basilicata – seguono quelli che si sono già svolti il 27 febbraio a Rionero il 21 marzo a Lagonegro e l’11 aprile e a Policoro. Sono realizzati in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e con l’Ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo del Dipartimento Presidenza della Giunta della Regione Basilicata. Sono stati invitati a partecipare:
Sindache/Sindaci, Assessore/Assessori, Consigliere/Consiglieri Regionali e Comunali,
Segretari Comunali, Funzionari e Dirigenti, Unioni di Comuni, Società Partecipate, Consorzi e Fondazioni, Enti e Amministrazioni Dello Stato, Cug e Organismi di Parità, Organismi di Formazione Accreditati nella Regione Basilicata, Università, Sindacati, Agenzie per il Lavoro, Ordini e Associazioni Professionali, Ordine Regionale degli Assistenti Sociali, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Potenza e Matera, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Potenza, Lagonegro e Matera, Ordini Degli Avvocati di Lagonegro e Matera, Docenti Scuole Secondarie, Istituti Di Istruzione Superiore, Istituti Professionali, Associazioni di Volontariato, Gruppi e Comitati Femminili e non, Clubs Service.
Obiettivo del Progetto, nel rispetto degli impegni Istituzionali della Consigliera Regionale di parità, è quello di affrontare la complessità del quadro della violenza di genere contro le donne e delle sue dinamiche di riproduzione, emersa da molteplici ricerche nazionali ed internazionali, dalla Convenzione Cedaw e dal relativo rapporto ombra, nonché da progetti fondamentali legati alla necessità di “reti antiviolenza” che hanno evidenziato l’urgenza di un “lavoro sociale” per aggredire il problema da più prospettive ed inoltre per affrontare ed organizzare il reinserimento lavorativo di donne vittime di abusi e violenze.
L’esperienza di lavoro con le donne – spiega la Consigliera Regionale di Parità Maria Anna Fanelli – ha mostrato e mostra che le donne hanno bisogno di luoghi specializzati non solo di accoglienza ma anche di riferimento e di orientamento ai quali rivolgersi ed dai quali ricevere, anche in una primissima fase, opportuno sostegno ed accompagnamento.
Pertanto le iniziative della Consigliera Regionale di Parità in sostanza richiedono l’implementazione di ulteriore strutture specializzate, oltre quelle già esistenti ed operanti sul territorio, così come pure sottolineano la necessità di procedure di intervento e protocolli codificati e condivisi che consentano di realizzare interventi mirati e coordinati tra i diversi servizi potenzialmente mobilitabili.
In tutto questo – sottolinea – i Seminari del 23 e del 24 aprile presentano grazie all’apporto di Esperti/e dall’esperienza consolidata le Linee Operative per l’Istituzione di Sportelli e o Centri di Ascolto per le donne presso varie Istituzioni affinchè queste grazie alla realizzazione di linguaggi e prassi possano fornire strumenti di comprensione e di decostruzione critica dei modelli dominanti tuttora alla base della relazione tra i sessi, nonché un primo aiuto e sostegno alle donne che subiscono violenze di genere e indicazioni e guida per il reinserimento lavorativo.
Alle Iniziative sono invitati anche gli/le Opertatori/trici delle Scuole di ogni Ordine e grado del territorio – conclude Fanelli – per sollecitare la promozione di quella Educazione sentimentale che è fondamentale per quei cambiamenti cultuali che sono indispensabili per combattere violenze e discriminazioni.

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