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Stabilizzati i 150 giovani assunti nel 2010 a tempo determinato dal gruppo Intesa Sanpaolo

Nella regione in cui più della metà dei giovani tra i 15 e i 24 anni non trova lavoro, c’è finalmente un barlume di speranza. Ricordate i 150 giovani lucani assunti a tempo determinato dal gruppo Intesa Sanpaolo nel 2010 per il centro servizi di Potenza? Ebbene, sono stati stabilizzati nelle scorse settimane con contratto a tempo indeterminato così come stabiliva l’accordo siglato con i sindacati, con la sola eccezione della Cgil. Smentite dunque le cassandre che avevano criticato l’accordo in deroga al contratto nazionale, fortemente voluto dalla Fiba Cisl, che ha consentito l’assunzione di 150 giovani lucani diplomati e laureati under 29 con contratto di apprendistato professionalizzante a salario ridotto del 20 per cento per i primi quattro anni.

Il segretario generale della Fiba Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, oggi rivendica con orgoglio quella scelta ed invita a riflettere chi criticò aspramente l’accordo parlando di precarietà e gabbie salariali. “Lo strumento della deroga contrattuale temporanea si è rivelata una scelta azzeccata e noi siamo pronti a firmare altri accordi in deroga se l’obiettivo è creare nuovi posti di lavoro per i giovani in una regione in cui solo due giovani under 29 su dieci hanno un’occupazione. Si deve comprendere che la vera precarietà è quella della disoccupazione che impedisce ai giovani di costruirsi un progetto di vita”.

Per il segretario lucano della Fiba Cisl “la flessibilità negoziata, dentro un quadro di regole chiaro e condiviso, in cui ciascuna parte assume impegni precisi e vincolanti, è un valido strumento per creare buona occupazione e sottrarre al rischio dell’inattività migliaia di giovani che oggi, anche per la miopia ideologica di certi sindacati, hanno come unica alternativa quella di emigrare, impoverendo il capitale umano della regione. Se la sfida è attrarre nuovi investimenti – continua Macchia – il sindacato deve mettersi in gioco e percorrere sentieri innovativi di contrattazione. Il modello della deroga contrattuale negoziata può essere replicato con successo e contribuire ad invertire la politica di tagli e razionalizzazioni che ha colpito il settore bancario nella nostra regione svuotando il territorio di ogni centro decisionale. La Fiba è pronta, mi auguro che questa volta anche altri lo siano”.

 

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