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Stati Generali della Scuola riparte dalla Puglia

Dopo la prima edizione tenutasi a dicembre scorso a Matera ( https://www.statigeneraliscuola.com/sgs-2022-matera/ ) lo staff degli Stati Generali della Scuola, in attesa della seconda, ha organizzato alcune tappe itineranti di “ Aspettando #sgs2023”. La prima dal titolo “ I nuovi orizzonti della scuola: quale sfida educativa ?” si terrà a Minervino di Lecce, dal 23 al 25 marzo in presenza e il 18 aprile online (a numero chiuso, per i soli docenti).
Partendo dai libri, dai loro autori, da chi la scuola la fa e la vive, dalla formazione dei docenti e dal coinvolgimento dell’intera comunità scolastica, gli Stati Generali della Scuola, ideati e diretti dalla giornalista Elisa Forte hanno l’obiettivo di dare voce e mettere in vetrina chi la scuola la vive, chi la fa e chi vuole essere attivista del cambiamento della scuola che si genera con un confronto vero e partecipato dal basso.
Il nuovo percorso 2023 parte dalla Puglia e nel corso dell’anno coinvolgerà diversi stakeholder del settore sia per indagare l’evoluzione di modelli che riguardano l’istruzione sia per analizzare il confronto tra la comunità scolastica e le istituzioni. Riparte mettendo al centro i docenti e lo fa in una scuola modello della regione, all’Istituto Comprensivo “Minervino​ di Lecce” avvalendosi della partecipazione, per la prima volta in Puglia, di Irene Zagrebelsky, trainer certificata a livello internazionale di Comunicazione nonviolenta dal Center for Nonviolent Communication degli Stati Uniti ed esperta di Teatro dell’Oppresso.
“ L’Istituto Comprensivo Minervino di Lecce – dichiara la dirigente Silvia Albertone – ospita la tappa di “Aspettando gli sgs2023” con la consapevolezza che la comunicazione nonviolenta sia elemento caratterizzante e imprescindibile per formarsi come docenti, studenti, cittadini. La Scuola, che adotta l’orientamento montessoriano, riconosce nelle modalità di comunicazione un pilastro della relazione educativa e didattica, facendo proprie le indicazioni di Maria Montessori, quando sosteneva che il linguaggio è alla base della vita sociale in quanto determina quella trasformazione dell’ambiente che noi chiamiamo civilizzazione ”.
“ L’Istituto – aggiunge – valorizza momenti ed iniziative volte ad incentivare le forme di comunicazione nonviolenta, l’empatia, il rispetto, la pace, la gentilezza, la poesia con l’obiettivo di assolvere a tutte le funzioni della scuola: dall’acquisizione delle competenze di base e trasversali previste dalla normativa a quelle dettate dalla contemporaneità con le sue emergenze educative e relazionali. L’IC è pronto a lasciarsi coinvolgere attivamente nella ricchezza della formazione con la certezza che la crescita delle nuove generazioni passi attraverso il valore di una comunità professionale attenta e consapevole ”.
“ Parole che aprono, parole che chiudono- La Comunicazione nonviolenta, una risorsa nelle mani degli insegnanti ” è questo il titolo per i tre incontri di formazione ospitati dall’ IC Minervino di Lecce e che vogliono essere uno spazio dedicato agli insegnanti per accrescere i propri strumenti e la consapevolezza dell’importanza e dell’impatto che la comunicazione ha sulla qualità delle relazioni , spiega la formatrice Irene Zagrebelsky . E aggiunge: “ Attraverso un approccio sia teorico sia pratico, andremo a conoscere e iniziare a sperimentare la Comunicazione
nonviolenta, sviluppata da Marshall Rosenberg e utilizzata in tutto il mondo per facilitare la comunicazione con sé stessi/e e con le altre persone, come strumento di facilitazione della comunicazione e per navigare i conflitti e trasformarli in occasioni per crescere insieme. Un processo in quattro passi, uno strumento concreto per ​ripensare il modo in cui ci esprimiamo e ascoltiamo gli altri e che ci invita a focalizzare la nostra attenzione, ad esprimerci e ad ascoltarci a partire dalle nostre emozioni e dai nostri bisogni , tra auto-empatia, ascolto empatico e capacità di chiedere quanto vogliamo in un modo che crei apertura, dialogo, collaborazione e relazioni di qualità tra studenti, colleghi, famiglie ”.
Il progetto è patrocinato e finanziato dalla Regione Puglia, assessorato all’Istruzione.

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