AttualitàBasilicata

Stella incontra i vertici Rai

Valorizzazione del territorio attraverso partnership di rilievo e miglioramento della copertura del segnale Rai. Questi gli argomenti sui quali si sono confrontati il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, il presidente del Consiglio, Aldo Chietera, il capo di gabinetto, Damiano Porcari, il direttore di Rai 3 Basilicata, Fausto Taverniti, e il referente per la direzione commerciale Rai, Valerio Bellini.

Una occasione importante per parlare di sviluppo per una provincia “che chiede sostegno per rilanciare la propria economia.” Rispetto a questa esigenza il presidente Stella ha richiamato l’attenzione del direttore Taverniti sulla esigenza di: “garantire alla provincia un segnale Rai che oggi lascia scoperto il 60% del comprensorio materano, con gravi ripercussioni sulla vita commerciale e sociale dello stesso. Il diritto di partecipazione alla vita pubblica, principio cardine della democrazia, si esplica anche attraverso l’informazione che viene veicolata dai media e che consente ai cittadini di conoscere fatti e avvenimenti che riguardano le loro comunità.”

Inoltre, “nell’ottica di costruire un percorso che rafforzi la visibilità di Materano, anche in funzione della candidatura di Matera a capitale europea della cultura, – ha proseguito Stella – ritengo indispensabile che la Rai possa inaugurare a breve una sede nella nostra città. Un presidio dell’informazione autorevole e riconosciuto a livello internazionale che contribuirà a rafforzare il brand di meta turistica a cui le istituzioni, insieme al mondo dell’associazionismo e dell’imprenditoria sta lavorando da tempo con incredibili sforzi e profonda determinazione”. Nel novero delle collaborazioni su cui poter riflettere, il presidente Stella ha offerto la propria disponibilità per il progetto CucinItaly. Un confronto di identità locali a distanza che renderebbe protagonista la provincia in Italia e all’estero. Idee in cantiere su cui riflettere nell’interesse di un futuro produttivo.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *