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Strada Bradanica, si intravedono nuovi spiragli

“Il gap infrastrutturale della Regione Basilicata non può continuare a danneggiare l’area nord del nostro territorio”. E’ quanto dichiara il capogruppo del Movimento per le Autonomie della regione Basilicata Francesco Mollica nel presentare un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale a margine delle dichiarazioni riportate dalla stampa locale del Capo Dipartimento ANAS di Basilicata Vincenzo Marzi il quale ha annunciato che entro la fine del 2012 la SS. 655 Bradanica sarà portata a termine.

“Fa piacere – afferma Mollica – rilevare che finalmente, seppur a distanza di anni, l’Anas provveda a completare in tempi brevi un’arteria di fondamentale importanza per l’intera regione come la SS 655 Bradanica. Ma, naturalmente, come spesso accade, non sempre ai buoni intenti seguono azioni concrete utili al raggiungimento del fine prefissato. Infatti nella dichiarazione d’intenti del responsabile Anas non si fa riferimento alcuno all’ultimo tratto della stessa strada per una lunghezza di circa 2,5 – 3 Km rientrante nel territorio Spinazzola-Palazzo San Gervasio (Capoposto), lotto che doveva essere già operante da 5 anni. Non si comprende, dunque, come si possa rimarcare l’avvio di tale opera tralasciando la parte finale della stessa che per mancanza di fondi, per mancanza di volontà o per negligenza rimane tuttora fuori dal complesso delle opere che l’Anas compirà rientrando nei meandri di una nuova serie di bandi, gare d’appalto con chissà quali tempi di realizzazione. Siamo al paradosso! Un’opera che con i suoi 200 Km circa di percorrenza unirebbe definitivamente le due città di Matera e Foggia favorendo così un più facile e sicuro accesso della provincia materana alle arterie nazionali quali la A14 Dorsale adriatica e A16 Bari – Napoli, rischia di diventare l’ennesima incompiuta a causa di soli 3 Km che spezzano l’arteria con gravi disagi all’utenza. La regione si adoperi – conclude il consigliere- affinché con procedure certe e veloci unitamente ad un adeguato finanziamento si possa concludere, al pari della parte interessata dai lavori dell’ANAS, anche l’ultimo lotto Capoposto così da colmare una grave lacuna del sistema infrastrutturale della nostra regione, area che viene sempre dimenticata.”

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