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Studente 11enne colto da malore a scuola e salvato da un defibrillatore

Il Comune di Brindisi e le società sportive si sono incontrate ieri mattina, presso la sala ‘Mario Marino Guadalupi’, per illustrare le normative che obbligano le stesse società a dotarsi di un defibrillatore. Il costo è in carico dei sodalizi, ma il Comune stornerà la cifra dal pagamento del ticket per l’utilizzo delle strutture sportive. Presenti all’incontro i componenti della commissione sport del Comune Massimiliano Oggiano, Pietro Guadalupi, Umberto Ribezzi e Giuseppe D’Andria, il presidente del consiglio comunale Luciano Loiacono, il dirigente dell’Ufficio tecnico Nicola Zizzi e quello delle farmacie comunali Gianluca Quarta.
A partire da quest’anno, scatta l’obbligo per le società sportive di dotarsi di defibrillatori semiautomatici in regola con le normative vigenti e che dovrà essere utilizzato da personale appositamente formato, sull’onda anche di alcuni tragici eventi sui campi di gara accaduti nei mesi scorsi. Gli stessi Oggiano e Guadalupi avevano posto il problema all’attenzione dell’amministrazione, mettendo anche in risalto eventuali criticità legate ai costi per le società sportive. Nell’apposita delibera dell’organo di governo cittadino di qualche settimana fa, si afferma che “dopo aver valutato la necessità di garantire che la pratica sportiva nelle strutture comunali avvenga in condizioni di sicurezza, tenendo conto delle difficoltà economiche in cui versano le società sportive dilettantistiche, si è pensato anche di venire incontro economicamente alle esigenze delle società sportive locali, grazie alla possibilità per le società che utilizzano impianti comunali di dotarsi dei defibrillatori, scomputando il costo dall’importo dovuto all’amministrazione a titolo di ticket”.
Il costo standard di mercato di defibrillatori semiautomatici oscilla da un minimo di 500 euro ad un massimo di 640, considerando a parte eventuali oneri di manutenzione e formazione del personale. In virtù di questo, i tecnici dell’amministrazione hanno valutato quello che può essere il range della somma da poter scomputare, ovvero un tetto massimo di 700 euro, somma che sarà possibile ottenere una volta presentata la documentazione di acquisto.
L’incontro di ieri si è reso necessario anche e soprattutto in considerazione dell’ultimo episodio di cronaca, avvenuto a Francavilla Fontana. Un ragazzino di 11 anni, infatti, che frequenta la prima media presso una scuola cittadina, è stato colto da malore ed è stato soccorso mediante defibrillatore, che ha evitato il peggio. Lo strumento, in dotazione alla scuola perché donato all’istituto ‘Publio Virgilio Marone’ da privati un anno fa, è stato adoperato dal dirigente scolastico, dalla sua vice e dalla docente di educazione fisica che avevano frequentato un corso di primo intervento per imparare a utilizzarlo. A quanto poi diagnosticato dai medici del pronto soccorso lo studente era stato colto da un infarto. Il cuore aveva ripreso a battere proprio dopo il soccorso prestato dai docenti. L’undicenne è ora ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana (Brindisi).

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