CronacaPuglia

Svolta nelle indagini sull’omicidio De Girolamo

Il cadavere di Nicola Lops, tranese di 57 anni, è stato ritrovato impiccato ad un albero di ulivo nelle campagne che collegano Trani a Bisceglie, in zona Pontelama. L’uomo era stato ascoltato dai carabinieri subito dopo l’omicidio del costruttore tranese Nunzio De Girolamo, 62 anni, trovato morto venerdì in un pozzo nelle campagne di Bisceglie.

Lops, titolare di un’impresa individuale per la realizzazione di intonaci e rivestimenti, aveva rapporti lavorativi con De Girolamo e vantava dei crediti nei confronti del costruttore, perciò era stato tra i primi ad essere interrogato dagli inquirenti.

Si sarebbe ucciso per rimorso e anche perché sapeva di essere sospettato dagli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione, Lops avrebbe incontrato la vittima nel casolare dove sarebbe nata una lite finché Lops avrebbe sparato due colpi di pistola e poi gettato il cadavere di De Girolamo in un pozzo. Con lui, sono indagati, per concorso in omicidio e occultamento di cadavere, i due figli Savino e Lorenzo Lops, di 34 e 30 anni. Dalle impronte rinvenute nel casolare e dal modo in cui il cadavere è stato sollevato e gettato nel pozzo , infatti, non avrebbe agito da solo, ma qualcuno lo avrebbe aiutato a nascondere l’omicidio. Per il momento nessun provvedimento restrittivo è stato preso confronti dei due giovani. Il padre, presunto killer suicida, invece è iscritto nel registro degli indagati.

Mariateresa Cotugno

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