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Tagli alla fornitura idrica, sit-in dei sindacati in Prefettura a Lecce

Senz’acqua da una settimana con il serio rischio che da problema di possa passare a vera emergenza, considerando anche il rialzo delle temperature previste per i prossimi giorni. La decisione di Acquedotto Pugliese di tagliare la fornitura idrica a molte palazzine popolari ‘morose’ ha spinto i sindacati Sicet, Sunia e Uniat ad organizzare un sit-in di protesta per difendere i diritti degli inquilini che in questi giorni si sono ritrovati di nuovo con i rubinetti chiusi. Il sit-in si è tenuto nei pressi della Prefettura di Lecce, in via XXV Luglio, dove era in corso un incontro istituzionale voluto da Claudio Palomba con i vertici di AQP e Arca Sud Salento, l’ente gestore delle case popolari. Presenti anche il viceprefetto Guido Aprea e l’assessore regionale alle politiche abitative Anna Maria Curcuruto.
I comuni più esposti al rischio dei tagli della fornitura idrica sono Lecce, Gallipoli, Casarano, ma anche Veglie, Matino, Surbo e Calimera, ed a farne le spese sono soprattutto le famiglie in regola con le bollette che ‘pagano’ anche per i furbetti. Dei contatori intelligenti che in parte risolverebbero il problema, però, non c’è nemmeno l’ombra. Anche per questo le organizzazioni sindacali sono scese in strada, oltre che per chiedere l’immediato ripristino del servizio.
Dall’incontro istituzionale, intanto, sembra spuntare uno spiraglio, almeno per i prossimi 15 giorni: si è deciso, infatti, di riaprire i rubinetti a tutti gli stabili di Lecce e Provincia per consentire la regolarizzazione delle posizioni tramite un primo acconto forfettario di 50 euro per modulo contrattuale. E ancora l’istituzione di una Task-force permanente che sarà operativa già dal 10 luglio.

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