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Team Basilicata parteciperà alla Shell Eco-Marathon

Si tratta del team dell’Università di Basilicata “Unibas racing”, composto da dodici persone, studenti della facoltà di Ingegneria del polo lucano con il supporto delle due pilote, studentesse di informatica. Il team – spiega un comunicato della Shell – è seguito dal coordinatore del corso di Ingegneria Meccanica, il professore Enrico Nino. Si chiamerà “Cindarella’s Pumpikin” il prototipo a benzina, realizzato dal team lucano. Un nome insolito per ricordare la carrozza di cenerentola. Ebbene si, il team, che ha lavorato e lavora intensamente per mettere su strada questo prototipo, è stato autorizzato a rimanere in Università fino alla mezzanotte, da qui la scelta del nome.

Oltre 3.000 studenti e insegnanti provenienti da scuole e università di tutta Europa hanno trascorso mesi a progettare e costruire veicoli unici e avveniristici. Questi mezzi sono stati pensati con un unico obiettivo: percorrere la maggior distanza possibile con la minore quantità di carburante. Per quale ragione? Partecipare alla 27° edizione della Shell Eco-marathon Europe e mettersi alla prova sul circuito EuroSpeedway di Lausitz, in Germania. Quest’anno ben 222 team provenienti da 26 Paesi sono stati selezionati fra un numero record di candidati mossi dalla passione per l’ingegneria e dal desiderio di spingersi oltre i confini dell’efficienza energetica, tra cui proprio il team lucano

La storia della Shell Eco-marathon inizia 27 anni fa. E’ il più importante progetto di educazione e formazione di Shell sulla mobilità sostenibile, nato per promuovere presso i giovani valori quali il rispetto dell’ambiente, l’efficienza energetica e il riconoscimento della diversità individuale e culturale. I partecipanti sono invitati a progettare e costruire veicoli in grado di percorrere la maggior distanza possibile utilizzando il minor quantitativo di carburante, scegliendo fra due categorie: i Prototipi, dove la progettazione mira a ridurre la resistenza e massimizzare l’efficienza del motore, realizzando veicoli che spesso hanno un aspetto avveniristico; e la categoria UrbanConcept, nella quale i veicoli sono creati secondo i criteri più convenzionali delle quattro ruote. Quest’anno saranno in gara 168 Prototipi e 54 veicoli UrbanConcept. Sono molti i traguardi importanti raggiunti nel corso della lunga storia della Shell Eco-marathon. Durante l’edizione europea del 2010 è stato stabilito un record storico e sbalorditivo: 4896,1 Km percorsi con un solo litro di carburante. Ogni team può scegliere di alimentare il proprio veicolo con carburanti tradizionali o alternativi. I veicoli dotati di motore a combustione interna possono impiegare benzina, diesel, Gas-to-Liquid (GTL), biodiesel o etanolo. I veicoli con motore elettrico possono invece utilizzare idrogeno, pannelli solari o batterie ‘plug-in’. Le batterie ‘plug-in’, sperimentate con successo nel 2010, diventano quest’anno una categoria autonoma, alla quale sono iscritti 29 team provenienti da 12 Paesi. Oltre alle competenze tecniche e scientifiche, per partecipare alla Shell Eco-marathon occorre un forte spirito di squadra e molta creatività. Durante la gara studenti e insegnanti hanno l’opportunità di condividere le proprie esperienze, idee e progetti. Ma i tre giorni sul circuito EuroSpeedway rappresentano solo la punta dell’iceberg, il risultato di mesi di studio, progettazione, costruzione e test.

“L’impegno nello sviluppo sostenibile – dichiara Marco Brun, amministratore delegato Shell Italia – è parte integrante dei principi generali di comportamento della società. Siamo soddisfatti della presenza di sedici team italiani, tra cui quello della Basilicata, alla Shell Eco-Marathon del 2011”.

La Shell Eco-marathon invita studenti delle scuole superiori e delle università provenienti da tutto il mondo a progettare, realizzare e testare veicoli efficienti dal punto di vista energetico. Viene proclamato vincitore il team che riesce a percorrere la maggiore distanza utilizzando la minore quantità di carburante. La Shell Eco-marathon rappresenta una parte importante della risposta di Shell alla sfida della mobilità sostenibile.

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