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Tinchi, riprende la protesta

Riesplode la protesta di cittadini e Comitato per la Difesa dell’ Ospedale di Tinchi, che, dopo una serie di assemblee tenute al suo interno, ha programmato nuove iniziative, partendo dall’occupazione della sala consiliare comunale dove doveva tenersi una seduta dell’assise, che è stata rinviata, fino all’incatenamento di mercoledì davanti a Palazzo Giannanonio, sede principale del Municipio. Tutto questo per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sulla necessità di mantenere in vita l’ospedale sul quale da qualche tempo regna il silenzio più assoluto. Nel tardo pomeriggio di ieri, in un’aula particolarmente affollata, hanno preso la parola liberi cittadini, politici, amministratori ed i massimi esponenti del comitato che hanno confermato la posizione del loro organismo e condannato duramente il disinteresse sui problemi dell’ospedale di Tinchi e le sue problematiche, non ultimo quello che è definito il giallo del terzo Piano. Una battaglia che nei prossimi mesi si farà ancora più accesa poiché il comitato si sente per l’ennesima volta tradito dalle promesse e che per questo non si arrende. “E’ evidente ormai che i pisticcesi si sentono presi in giro e trattati come imbecilli -ha tuonato Piero Giannace- lasciati sempre più soli e nessuno reagisce tranne i membri del comitato. Ma ora è giunta l’ora dei cittadini che devono essere i protagonisti e consapevoli della loro forza. Le sei mila persone che avevano manifestato la volontà di non votare per i partiti di governo hanno mantenuto la loro promessa ed il risultato finale si è visto anche se c’è qualcuno che non lo vuole vedere vede o ancora non lo capisce.” Giannace ha pure condannato la trasformazione di quella che doveva essere una sola ed esclusiva manifestazione di protesta in un dibattito politico del tutto fuori luogo. Il segretario cittadino Pd Rocco Nigro, dal canto suo, non ha nascosto la sua delusione per l’atteggiamento manifestato da parte di chi aveva promesso di fare ritorno a Pisticci per parlare dell’ospedale e poi è venuto meno, impegnandosi a convocare il presidente della giunta regionale Vito De Filippo per sanare quello che è stato un disimpegno dei politici. Particolarmente dibattute le altre problematiche che riguardano lo spreco delle risorse pubbliche e del terzo piano, la cui storia dell’inagibilità lascia forti dubbi e perplessità nel comitato. In definitiva è stato ribadito che non può né deve chiudere un struttura sanitaria che ha sempre espresso forti eccellenze e capacità sanitarie e professionali e che ancora oggi è punto preciso di riferimento per alcune specialità che attirano sempre più l’interesse di utenti e pazienti.

Giuseppe Coniglio

 

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