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Torna a Polignano a Cala Paura il grande jazz del Festival Metropolitano

La splendida cornice di Cala Paura a Polignano ospita  per il secondo anno consecutivo due concerti gratuiti del Festival Metropolitano Bari in Jazz, in collaborazione con il Comune di Polignano. Dopo il successo di pubblico della precedente edizione quest’anno  due grandi  artisti e due generi molto diversi. Toni mediterranei e sudamericani per il primo concerto il 23 giugno con  Ginevra Di Marco e lo spettacolo Donna Ginevra e le Stazioni Lunari  che ripercorre gli ultimi dieci anni della  sua ricerca musicale, volta a scoprire e riscoprire pezzi della tradizione popolare a partire dal bacino del Mediterraneo fino alle coste del Sudamerica e oltre.

In questi anni Ginevra ha incrociato volti, suoni, memorie, ha fatto suoi canti in lingue diverse provenienti da tutto il mondo, si è confrontata con artisti del panorama nazionale in uno scambio musicale e umano, ha approfondito tematiche sociali importanti che oggi sono il nodo cruciale del nostro vivere: lavoro, emigrazione, corruzione, condizione della donna, sostenibilità ambientale. Il tutto legato all’immensa tradizione popolare che ha nella musica un veicolo per essere tramandata di generazione in generazione.

A Cala Paura il concerto offrirà un susseguirsi di emozioni e colori diversi che, qua e là, danno spazio anche al patrimonio cantautorale a cui Ginevra è indissolubilmente legata: Battiato, CSI, De Andrè, Leo Ferrè, Modugno sono solo alcuni dei capisaldi che caratterizzano la cifra stilistica della cantante fiorentina. Nel 2016 il repertorio consolida il legame di Ginevra con il Sud America arricchendo lo spettacolo con un’anteprima del nuovo lavoro: “Ginevra Di Marco canta Mercedes Sosa”. Un concerto che vuole coinvolgere il pubblico in un’onda emotiva continua.Accompagnano Ginevra in questo viaggio Francesco Magnelli (piano-magnellophoni) e Andrea Salvadori (chitarre, tzouras).

Fra oriente e Occidente per il secondo concerto il 24 giugno un artista di fama internazionale che arriva dal Vietnam, Nguyên Lê. L’artista presenta il suo nuovo album pubblicato a gennaio 2017 insieme al giovane musicista Ngô Hồng Quang. Il progetto dell’album, nato dall’incontro dei due musicisti, nasce dal desiderio di   riunire le radici e il futuro della musica vietnamita. Come fili di seta, la cultura passata e quella presente intrecciano una ragnatela molto complessa e affascinante di stili di vita differenti eppure vicini, come la nazione del Vietnam, con le sue radici millenarie, il suo passato tormentato e le sue speranze per il futuro.

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