BasilicataCronaca

Torrente Gravina verso la depurazione

L’appuntamento per le verifiche di avanzamento dei lavori atti a procedere alla depurazione del Torrente Gravina diventa trimestrale. È quanto viene definito nell’ambito del primo incontro, avvenuto oggi, del Tavolo Tecnico convocato con urgenza dall’Assessore regionale all’ambiente e politiche forestali, Gianni Rosa, a seguito della nota inviata il 15 luglio dal consigliere Vincenzo Acito, che puntava a riportare all’attenzione il tema del Torrente Gravina, nell’area del Parco Murgia Materana, che versa da tempo in pessime condizioni.

Oggi abbiamo raggiunto un primo importante risultato in relazione al monitoraggio ed alla depurazione del Torrente Gravina” commenta Acito, che ha tenuto la relazione tecnica introduttiva dell’incontro odierno, a cui hanno partecipato rappresentanti di Comune di Matera, Provincia di Matera, Parco delle Chiese Rupestri, Acquedotto Lucano, Arpab, e tutti i soggetti interessati all’azione di depurazione e bonifica del torrente.

Nella sua introduzione, Acito ha riportato, tra l’altro, il dato che l’inquinamento del Torrente in parte risente dello “stato di salute” dell’affluente Jesce, interessato dai reflui provenienti dal depuratore di Altamura, che ha già risolto con un impianto funzionante, oltre alle acque reflue provenienti dal depuratore di c.da Pantano, che serve la gran parte della zona nord della città di Matera ed in cui confluiscono anche i reflui della zona centrale della città.  Altro dato rilevante sono le acque reflue provenienti dalle aziende agricole disseminate lungo il tracciato del torrente e del suo affluente Iesce, in territorio pugliese e lucano. Si aggiungano i liquami scaricati abusivamente (auto spurgo) lungo il tracciato del Torrente e del suo affluente Iesce e le acque provenienti dal sistema misto interessante la città di Matera che, per probabili rotture del sistema fognario nei Sassi, riversa il liquame direttamente lungo l’asta fluviale del torrente.

 

Fra le criticità emerse nel corso delle relazioni dei singoli soggetti chiamati al tavolo, emerge il mancato avvio di alcuni degli impianti di depurazione. In carico ad Acquedotto Lucano l’impianto sito in località Pantano, il cui appalto è stato già avviato, mentre faranno capo ad un Commissario Straordinario gli impianti di località Sarra e Lamione, i cui bandi sono in fase di espletamento. 

Il monitoraggio trimestrale, che è stato definito quale strumento di azione concreta e fattiva rispetto agli impegni e le scadenze prese da ciascun operatore ed ente interessato, riguarderà quindi lo stato dell’arte degli impianti di depurazione indicati, ed inoltre lo stato delle fognature dei Rioni Sassi, finanziato con ITI (Investimenti Territoriali Integrati) del Comune di Matera, per cui è stato approvato l’accordo di programma.

Saranno inoltre avviati dei controlli ambientali sulle emissioni delle aziende prospicienti il torrente Iesce, questo a cura della Provincia di Matera, mentre l’ARPAB lavorerà su monitoraggi ambientali a campione su tutta l’area interessata.

 

Conclude Acito “La pronta risposta che l’Assessore Rosa ha saputo dare rispetto ad un problema “cogente ma antico” è meritevole e utile. La scadenza trimestrale, che ho chiesto e che è stata ritenuta valido strumento da parte dei convenuti al Tavolo Tecnico di quest’oggi, tende a non far passare in secondo piano gli impegni, tanti ed importanti, che ciascun ente ha assunto oggi rispetto alla soluzione di una problematica, quella dell’inquinamento del Torrente Gravina, che porterà benefici notevoli all’intera area interessata”.

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