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Trasporti, Stefàno (Pd): “Rivedere piano Enav”

“Occorre rivedere con urgenza le scelte del piano industriale che riguardano la riorganizzazione di Enav per garantire la massima sicurezza nei cieli italiani e tranquillizzare anche i dipendenti che sono in agitazione per il loro futuro”. Il senatore Dario Stefàno (Pd) è intervenuto oggi a fine seduta in Senato per sollecitare nuovamente una risposta del Governo a una sua precedente interrogazione relativa alla segnalazione di alcune criticità del piano industriale presentato il 5 marzo scorso con cui si definisce un profondo e radicale progetto di ristrutturazione dei servizi di controllo dei voli, con l’accorpamento delle attività di controllo in due soli ‘super centri’, uno a Roma, l’altro a Milano.
“Lo scorso 1 luglio, per esempio, è stata una giornata nera per il traffico aereo italiano. Fortunatamente – continua Stefàno – a seguito del black out del centro di controllo aereo di Roma – per intenderci, quello indicato dal piano come unico centro radar del Centro-Sud per il futuro, grazie all’intervento del centro radar di Brindisi si è potuto mettere ordine al traffico aereo ed evitare esiti spiacevoli”.
“Bisogna ammettere che l’accentramento dei servizi in due soli hub potrebbe essere controproducente, perché andrebbe a limitare fortemente la sicurezza garantita dalla cosiddetta ridondanza della copertura radio radar che in questi anni è stata necessaria a sopperire alle non infrequenti avarie di vario genere verificatesi a Roma ACC”
“Le organizzazioni sindacali di Enav – continua Stefàno – riferiscono che, dal momento dell’ingresso in Borsa da parte di Enav, appare con sempre maggiore evidenza la propensione a tagliare e accorpare servizi in ragione di una tutela dei conti e degli utili da parte dell’azienda a scapito, però, di quella che è la reale missione di ENAV: ossia, provvedere alla sicurezza nei cieli”.
“Abbiamo già scongiurato lo sciopero di 24h di tutti i controllori, siamo preoccupati del rinvio dello stesso al prossimo 20 luglio. Sarebbe devastante – conclude Stefàno – all’inizio di un fine settimana caldo per l’industria del turismo italiano”.

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