BasilicataCronaca

Tribunale di Melfi, Navazio coordinerà il comitato proreferendum

tribunale melfiTorna di attualità il salvataggio del Tribunale di Melfi, che nei mesi scorsi è stato prima soppresso e poi accorpato a quello di Potenza. Un tema al centro di tante proteste nella stessa città federiciana e in tutto il Nord Basilicata, anche perché la legge in materia, quella che ha portato in Italia a tutta una serie di contestate soppressioni di uffici giudiziari (alcuni, come nel caso di quello di Melfi, persino di rilevante e chiara importanza), prevede che si possano rivedere le cose.

E ieri pomeriggio, nella sala consiliare del Comune di Melfi, si è svolta una riunione operativa per il referendum: presenti il presidente dell’Ordine degli avvocati Gerardo Di Ciommo, il sindaco Livio Valvano, i consiglieri regionali Franco Mollica, Francesco Pietrantuono e Carmine Castelgrande, il consigliere provinciale Aurelio Pace, e soprattutto il nuovo governatore della Basilicata, Marcello Pittella. Presenti tanti cittadini, avvocati e dottori commercialisti, rappresentanti dell’associazionismo.

Nell’occasione è stato sottolineato che l’iniziativa referendaria di Melfi intende salvaguardare l’unità lucana, il che significa che dovrà riaprire il Tribunale di Melfi e tutelare l’esistenza di quello di Lagonegro. Si è costituito il comitato promotore proreferendum. Ne fanno parte il presidente Pittella, il sindaco Valvano e i presidenti Gerardo Di Ciommo (avvocati) ed Antonio Cutolo (commercialisti). Il coordinamento è stato affidato ad Ernesto Navazio, già consigliere regionale e sindaco di Melfi; la segreteria alla dott.ssa Marilena Cappiello, portavoce del comitato cittadino ”Difendiamo il Tribunale di Melfi”

 

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