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Tributi a Fasano, l’assessore al ramo Cisternino spiega e ribatte: “Travisati i dati. Presto una piattaforma digitale sui tributi”

Relativamente ad articoli e comunicati stampa sulla gestione dei tributi a Fasano apparsi in questi giorni, il vicesindaco Giovanni Cisternino, che detiene le deleghe a Bilancio, Finanze e Tributi spiega e ribatte: «È in atto da qualche giorno una singolare staffetta tra fake news in salsa “si dice che” e un proclama a dir poco surreale del dott. Lello Di Bari, ex sindaco nella passata Amministrazione che, non avendo un assessore ai Tributi, è da ritenersi fautore in prima persona delle politiche tributarie che ci hanno portato ad accumulare, in Bilancio, milioni di euro di residui attivi per tributi “dovuti e non versati”. Lascio a ciascuno ogni considerazione circa l’effettiva capacità o volontà, di chi all’epoca ha gestito i tributi, di recuperare quanto per anni non è stato riscosso. Probabilmente il tentativo, maldestro e pertanto non riuscito, è stato quello di ordire un’azione di disinformazione sistematica tesa a procurare allarme tra i contribuenti fasanesi e quindi generare una inutile corsa degli stessi agli sportelli dell’Ufficio tributi per determinarne la congestione e dimostrare quanto non altrimenti dimostrabile. Ma i cittadini fasanesi non sono dei farlocchi, e in questi giorni, in misura assolutamente fisiologica, si sono tranquillamente recati negli uffici trovando personale competente, disponibile e gentile – così dichiarano all’uscita – che in breve ha dato risposte adeguate a ciascun caso facendo in modo che gli orari di apertura dell’ufficio siano stati più che comodi. A questo si aggiunga la facoltà di utilizzare la posta elettronica certificata a cui, nei prossimi giorni, si aggiungerà la possibilità, per ogni cittadino, di accedere autonomamente via Internet alla propria posizione tributaria, oppure farsi patrocinare dai propri commercialisti e consulenti con i quali sono in corso di attivazione apposite convenzioni. Chi ha allungato le mani nelle tasche di ogni fasanese che normalmente assolve ai propri doveri di contribuente è solo chi ha consentito in questi anni che i furbi la facessero sempre franca, con l’esito scontato che chi già paga ha dovuto subire le conseguenze di chi non lo fa.
Riguardo alla correttezza dei circa 4000 avvisi inviati (e non 15.000 come qualcuno ha spavaldamente pubblicato) la questione è semplice: trattandosi di solleciti per la Tari 2016 questi sono analoghi agli avvisi inviati a suo tempo da TriCom. Se erano esatti quelli, lo saranno anche questi, altrimenti l’attuale Ufficio tributi provvederà a correggere errori fatti in altre sedi. Il verificarsi della mancata registrazione di pagamenti già effettuati è da addebitarsi al fatto che TriCom, fino ad oggi, si è guardata dal fornire i data base.
Quando il dott. Di Bari asserisce che la TriCom ha consegnato i dati necessari e sufficienti, o mente (sapendo di mentire) o possiede informazioni riservate, ma tanto riservate, che sfuggono non solo all’Amministrazione comunale di Fasano, ma anche al Giudice competente della sezione civile del Tribunale di Brindisi che il 9 gennaio scorso (questa sì che è una notizia!) ha ingiunto alla TriCom “l’immediata consegna” della “versione integrale ed aggiornata della banca dati per la gestione dei tributi locali”.
Vorrei consigliare al dott. Di Bari di riconsiderare la fiducia accordata ai propri consulenti tecnici, in virtù del fatto che la piattaforma con cui ora si stanno gestendo i tributi a Fasano funziona benissimo ed è già testata in altri Comuni. Si tratta solo di fornire, relativamente agli scorsi anni, i dati, tutti i dati e soprattutto dati aggiornati e veritieri. Sono certo che il dott. Di Bari, che sembra tenere alle sorti della TriCom più che a quelle dei contribuenti fasanesi e alla solidità del Bilancio della propria Città, consiglierà di eseguire senza ulteriori indugi quanto disposto dal Tribunale perché i cittadini non siano costretti ad inutili perdite di tempo per chiarire la propria posizione contributiva per gli scorsi anni.
Un’ultima sottolineatura. Chi regolerà la propria posizione entro i sessanta giorni previsti dal sollecito, oltre alla cifra dovuta, verserà solo le spese di spedizione, pari a circa 5 euro, contro i circa 13 euro che venivano richiesti per analogo atto da TriCom. L’Amministrazione-Zaccaria è impegnata su molti fronti a far uscire Fasano dalla stato di emergenza permanente in cui l’abbiamo trovata. Quello della gestione dei tributi è una delle questioni principali che stiamo affrontando con strumenti e strategie gestionali innovative. Questo per recuperare quanto negli anni è stato trascurato, primo tra tutti un rapporto sereno, collaborativo e rispettoso con i cittadini. All’inizio non è escluso che dovremo fare tutti un piccolo sforzo di pazienza, ma in breve i risultati non mancheranno di farsi apprezzare, salvo questo continuo avvelenare il clima che ha solo lo scopo di rallentare il processo di crescita di questa città.
Concludendo. Questo modo inusitato di travisare dati e situazioni per perorare la propria causa, qualsiasi essa sia, è la cosa più lontana dalla politica che si possa immaginare. Credere che in questo modo le cose possano ritornare allo stato in cui sono state per anni, dove ha imperato il “tanto peggio, tanto meglio”, è come pensare di far recitare ai cittadini fasanesi la brutta copia della trama del film “L’ora legale”. Mi rincresce – conclude Cisternino – ma l’orologio, a Fasano, non torna indietro e comunque il finale non sarebbe lo stesso. Ci si metta l’anima in pace».

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