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Uds Bari sull’edilizia scolastica

Manca poco più di un mese all’inizio della scuola, e improvvisamente la Provincia sembra accorgersi di un problema che denunciamo da anni, quello dell’edilizia scolastica.
Sono tantissime le scuole in condizioni emergenziali, la cui situazione da troppo tempo viene ignorata: studiamo in scuole con cornicioni che cadono a pezzi, finestre che si rompono con il vento, senza riscaldamento, senza sedie, banchi, laboratori, con aule troppo piccole e palestre inagibili.
Due giorni fa Schittulli ha denunciato la situazione, sfruttando l’occasione per puntare il dito contro Regione e Ministero ma sostanzialmente senza assumersi la responsabilità di una gestione inadeguata dell’edilizia scolastica, riconoscendo tali problemi solo a pochi mesi dalla definitiva abolizione dell’ente provinciale.
Siamo coscienti che le responsabilità non siano solo locali, ma siamo altrettanto convinti che la scuola non può continuare ad essere il terreno delle campagne elettorali.
È necessario riconoscere la priorità dello stato delle nostre scuole, e prendere provvedimenti anche a livello nazionale, non essendo quella barese una situazione isolata. È inaccettabile che a causa del patto di stabilità 210 milioni di euro con i quali si potrebbero mettere in sicurezza le scuole, siano bloccati, e che a farne le spese siano migliaia di studenti che studiano in edifici pericolanti.
È altrettanto inaccettabile che le scuole debbano ricorrere a finanziamenti di privati, come nel caso del liceo Flacco, o ai fondi derivanti dai contributi volontari delle famiglie, che vanno così a coprire spese di manutenzione e non di ampliamento dell’offerta didattica.
“Denunciamo la condizione delle nostre scuole da anni, e le nostre richieste sono sempre state ignorate” dichiara Arianna Petrosino, coordinatrice dell’Unione degli studenti Bari “Esigiamo risposte concrete che vadano oltre le contese elettorali, perché la situazione delle scuole in cui studiamo è realmente emergenziale. Pretendiamo che il Governo mantenga gli impegni presi rispetto al tema, con un piano straordinario di finanziamenti su tutto il territorio nazionale. Per questo già dal 10 ottobre, nella prima mobilitazione studentesca dell’autunno, porteremo avanti con forza tali rivendicazioni, insieme a quelle di un’istruzione davvero gratuita e accessibile a tutti”.
Unione degli Studenti Bari

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