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UGL Basilicata, si affronti il problema delle infrastrutture

“Trascorsi circa 20 anni dall’insediamento dello stabilimento più grande sul territorio regionale, le Istituzioni non si sono mai preoccupati della forza lavoro e delle infrastrutture rimaste ferme al lontano 1991 con le principali criticità che tutt’ora affliggono tutti e non solo i pendolari da e per la zona industriale di San Nicola di Melfi”.

A denunciarlo è il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Giuseppe Giordano, per il quale “non è più possibile e tollerabile che si debbano sostenere queste incresciose situazioni. Il perdurare stato di irregolarità infrastrutturale penalizza i lavoratori e tutti i cittadini che giornalmente percorrono le nostre strade, come la SS Potenza – Melfi – Foggia e la SS106 Jonica definite come ‘le strade della morte’, la Bradanica, la Basentana, la Potenza – Bari con la trasversale 96/bis a cui più volte l’UGL ha sollecitato le Istituzioni; insomma, tutta la Basilicata, malgrado esista una fabbrica più grande della Regione.

La Sata Fiat di Melfi è interessata da un sistema stradale a dir poco pietoso. Vanno ricercate ed adottate delle soluzioni operative affinché la Regione si doti di quelle infrastrutture strategiche di cui si parla da anni, puntando inoltre anche sull’alta capacità di linee ferroviarie consone ai fabbisogni di una Regione che è in crescita. Certo – conclude Giordano – l’UGL è consapevole che la polemica sulla limitatezza dei fondi è priva di significato. I soldi non sono mai abbastanza se raffrontati alle esigenze del sud e che siamo osservati speciali da parte dell’Europa ma la stessa o.s. è pur consapevole che non c’è più tempo per vuote polemiche: la Basilicata non può rimanere a guardare altre Regioni che si organizzano per uscire dall’isolamento e dal perimetro regionale in questa fase di crisi economica globale che attanaglia incessantemente anche il nostro territorio, ora questo è il tempo della responsabilità”.

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