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Ultimatum della Provincia di Lecce agli istituti scolastici sul pagamento delle bollette

“Scuole salentine: per la legge non tocca più alla Provincia a pagare le bollette di luce,
acque, gas e telefono. Se entro il 31 marzo gli istituti superiori non subentreranno nei contratti, staccheremo le utenze”. Parole di Antonio Gabellone, presidente della Provincia di Lecce. Il messaggio è chiaro: anche alla cancelleria, all’acquisto di materiale vario d’ufficio, di banchi, sedie e lavagne, ma anche alla pulizia dei locali, dovranno provvedere di tasca propria i dirigenti scolastici.
La missiva con cui l’ente di Palazzo dei Celestini annuncia l’ipotesi che le scuole superiori salentine possano restare al buio e senza acqua, gas, telefoni e riscaldamento è datata 27 gennaio; ad inoltrarla all’Ufficio scolastico regionale e, per conoscenza, al direttore regionale del Miur è stato lo stesso Gabellone. Nella premessa, ha sottolineato che, a seguito della riforma Delrio e della legge 56 del 2014 che ha ridimensionato le Provincie, ai nuovi enti di 2° livello ormai spetta solo la gestione dell’edilizia scolastica. I compiti connessi all’istruzione secondaria, e dunque anche le varie spese d’ufficio e il pagamento delle utenze di luce, telefono, acqua e riscaldamento non toccano più alla Provincia.
”La Provincia – si legge nella lettera – in base alla nuova normativa deve provvedere soltanto alle attività di fornitura della manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili. Una porta che si rompa, una banco da sostituire o un muro da ridipingere, in altre parole. E alle bollette? Ci deve pensare lo Stato”.

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