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Ultimo secondo fatale per la Bawer Matera, vince Anagni

La Bawer Olimpia Matera non si scrolla di dosso il periodo difficile e subisce l’ennesima sconfitta al fotofinish contro Anagni. Nel dopo gara, ricco di delusione, il confronto verbale tra la tifoseria ed alcuni atleti, riportata questa mattina dalla stampa locale. La società, pur comprendendo il momento di grande difficoltà e l’insoddisfazione, ed in parte giustificando la reazione verbale e non violante, nonché la contestazione dei nostri sostenitori, si appella alla coesione di tutto l’ambiente, affinché l’unità tra squadra e tifosi non si frantumi e perpetui nel tempo quel rapporto che ha rappresentato da sempre la vera forza della Bawer Olimpia Matera. Pertanto, chiede di lasciare alle spalle la forte delusione di tutti per la prestazione dell’ultima gara, invitando i nostri sostenitori ad essere presenti e calorosi già dalla prossima gara interna, quella contro la corazzata Napoli, posticipata a lunedì sera alle ore 20,30, per continuare a sostenere la squadra della città. Al termine di una gara persa con il canestro di Santolamazza a1” dalla sirena, certamente lo stato d’animo dell’ambiente non è dei migliori, ma è necessario ripartire immediatamente, visto l’impegno ravvicinato contro i partenopei, primi nella Divisione Nord-Ovest con 20 punti e forti del successo interno maturato contro Latina che permette loro di ripartire dopo lo stop di domenica scorsa.

IL POST MATCH DI COACH CICCIO PONTICIELLO – “Non è facile commentare questa gara. Avevamo la partita in pugno e non abbiamo avuto la lucidità e la freddezza per chiuderla. Il commento non può che essere legato a questi due aspetti, soprattutto negli ultimi 3 minuti di gara, dove abbiamo perso la tranquillità necessaria per realizzare le giocate che bisognava fare. E’ un dato di fatto, è la sesta partita persa all’ultimo possesso, la spiegazione può essere ricercata solamente nella poca lucidità e nella poca freddezza della squadra. Questi episodi, inoltre, come i precedenti ci riportano il film già visto che comporta l’aumento della tensione nei giocatori in quei frangenti. Sapevamo tutti che era una gara importante e che poteva lasciare strascichi mentali non indifferenti. Si poteva anche prevedere la reazione emotiva del pubblico nel finale. Con i ragazzi, invece, parlerò a freddo, è meglio analizzare bene la situazione prima di affrontare il discorso con i giocatori. E’ importante non farsi prendere dalla spirale emotiva, non serve, soprattutto in questo frangente”.

L’ASPETTO TECNICO-TATTICO DELL’INCONTRO – “Siamo partiti molto tesi, ma successivamente ci siamo sciolti e la gara è andata meglio. Abbiamo giocato sino a 3 minuti dalla fine come dovevamo giocare, naturalmente dovevamo chiudere prima l’incontro. Infine, ci siamo fatti coinvolgere dalla difesa di Anagni giocando solo in maniera perimetrale negli ultimi 3 minuti, senza la necessaria lettura delle situazioni e assecondando il loro obbiettivo, che era quello di salvaguardare giocatori con quattro falli come Santolamazza e Corral. Loro dunque si sono disposti a zona e noi, invece, abbiamo tirato da tre, quando invece serviva molto più un gioco dentro-fuori e qualche penetrazione in palleggio. Certamente se almeno uno dei tentativi dal perimetro ci premiava non eravamo qui a parlare di una sconfitta, ma bisognava giocare quei minuti in maniera differente”.

 

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